No, così proprio non va..r
In una settimana ben cinque episodi contro il Pisa, classe arbitrale pessima e accondiscendente verso le grandi squadre
Una rapina a mano armata, la banda bassotti, Manganiello, Pezzuto (recidivo) e Maresca hanno firmato lo 0-0 al quale il Pisa é stato costretto dopo una prestazione maiuscola tanto da annichilire la Fiorentina per 90’ più recupero.
Che in Italia c’è un problema con la classe arbitrale lo diciamo da tempo, emergono arbitri di determinate sezioni, a Molfetta ci deve essere l’aria buona per fare il direttore di gara in serie A, così come in Piemonte (vedi Manganiello) luoghi che sono veri e propri feudi dei vari Ayroldi e Pairetto. Il risultato lo abbiamo sotto gli occhi ogni fine settimana con decisione senza né capo né coda prive di qualsiasi coerenza, così il tocco di mano di Leris a Napoli era fallo, ma quelli di Ranieri e Fazzini no, quello di Meister appoggiato al petto invece torna ad essere fallo.
A pensar male si fa peccato, ma molto spesso ci si azzecca dice un politico che ha “regnato” sul paese per tutta la prima repubblica e così la sensazione sgradevole é che più che l’episodio, conta la maglia indossata da chi tocca il pallone con la mano. Quella nerazzurra del Pisa evidentemente piace poco, e piace poco anche ai “giornaloni” nazionali, che già la scorsa settimana derubricarono in fretta il furto di Napoli per concentrarsi sull’episodio di Verona-Juventus. Se il calcio italiano vive stagioni difficile sia a livello economico che di risultati, oltre al pressappochismo di chi allena i giovani e al clientelismo di chi promuove i cosiddetti “figlio di…”, c’è anche una totale mancanza di equilibrio di una classe arbitrale incompetente di base e avviata sempre a favorire il potente di turno se non altro per non finire nella bufera. A questo va aggiunta una buona dose di saccenza e arroganza, basta sentire il tono delle spiegazioni post-Var e paragonarle con quella dei loro colleghi Europei.
Peccato perché il Pisa per quanto fatto in campo avrebbe strameritato di vincere, Gilardino le ha azzeccate tutte mettendo il suo ex allenatore e oggi collega Pioli all’angolo. Il 352 é il futuro di questa squadra. Resta l’amarezza per aver mancato la prima vittoria stagionale, ma purtroppo a calcio si può vincere anche 10 contro 11, ma mai 14 contro 11. Noi, che vorremmo parlare solo di calcio, ogni volta veniamo tirati per maglia (tanto non ci danno rigore) e siamo costretti ad occuparci di altro, di coloro che dovrebbero essere insignificanti nel contesto della partita.