Antenna 5G alla Madonna di Ripaia: scontro tra Fratelli d’Italia e Comune
Bagnoli e Stella denunciano un impianto “fuori piano” e chiedono lo stop ai lavori. Palazzo Stefanelli replica e chiama in causa il Governo: “Intervento previsto dal Piano Italia 5G, autorizzazione dovuta per legge”
È scontro politico a Treggiaia per l’installazione di un’antenna 5G nei pressi del Santuario della Madonna di Ripaia.
I consiglieri comunali di Fratelli d’Italia, Matteo Bagnoli e Nicolò Stella, parlano di “violazione del regolamento comunale” e annunciano un’interrogazione urgente. L’impianto, realizzato da INWIT e Vodafone nell’ambito del PNRR 5G, secondo i due esponenti di opposizione rappresenterebbe “uno schiaffo ai cittadini e al territorio”.
Il Comune di Pontedera, però, respinge le accuse. In una nota ufficiale, l’assessore all’Ambiente Alessandro Puccinelli ha spiegato che “la disciplina delle antenne PNRR del Piano Italia 5G, destinate a portare connessione veloce nelle aree bianche, è super semplificata e consente la localizzazione anche in deroga ai regolamenti comunali”.
“L’autorizzazione all’installazione dell’antenna PNRR di Treggiaia – precisa Puccinelli – è stata un atto amministrativo dovuto in base alla legge approvata nel luglio 2024, che deroga alle previsioni comunali. Sarebbe strumentale che la destra locale attacchi l’amministrazione per una vicenda causata da una norma approvata dal governo Meloni.”
L’assessore aggiunge che il Comune ha potuto intervenire solo “sul come, non sul se o sul dove installare l’impianto”, introducendo prescrizioni e pareri tecnici nella Conferenza dei Servizi. “Ci faremo promotori – conclude Puccinelli – di una richiesta alla Soprintendenza per chiarire quali siano gli effettivi vincoli sull’area.”