Acque attiva un nuovo impianto fotovoltaico al depuratore di San Jacopo
Acque aggiunge un nuovo tassello alla strategia di transizione energetica, con l’attivazione di un impianto fotovoltaico da 66 kilowatt sulle coperture del depuratore San Jacopo, situato nella zona nord del comune di Pisa
Dislocato su due edifici e composto in totale da 138 pannelli, l’impianto produrrà ogni anno 78mila kilowattora di energia, che sarà interamente auto-consumata per il funzionamento della struttura, dando così un contributo importante alla riduzione dell’impatto ambientale del depuratore.
All’attivazione dell’impianto erano presenti il presidente di Acque, Simone Millozzi e il nuovo amministratore delegato Andrea Guastamacchia, oltre ai tecnici del settore gestione risorse energetiche e agli operatori del depuratore. Quello di San Jacopo è il terzo intervento di un percorso più ampio avviato dal gestore idrico del Basso Valdarno per aumentare l’utilizzo di fonti rinnovabili e ridurre i consumi. I primi due progetti erano stati realizzati in Valdinievole: una turbina idroelettrica nella centrale Vico di Montecatini Terme (attivata a inizio anno) e i 46 pannelli fotovoltaici messi in funzione in primavera sul depuratore intercomunale di Pieve a Nievole. “Il servizio idrico integrato - sottolinea Millozzi - è un settore ad alto consumo energetico, con un’incidenza sui costi di circa il 20%. Il nuovo impianto fotovoltaico del depuratore di San Jacopo conferma il nostro impegno concreto per la sostenibilità. Continueremo a investire nelle energie rinnovabili, in linea con l’Obiettivo 7 dell’Agenda 2030 volto ad incrementare la quota di produzione energetica da fonti rinnovabili”.
Da qui a fine 2026, Acque realizzerà infatti nuovi impianti fotovoltaici (sia su copertura che a terra) in diversi siti: presso i depuratori di Pisa-Oratoio e Cambiano-Castelfiorentino, e nelle centrali idriche di Paganico, Bientina, La Rosa ed Empoli. Una volta a regime, la potenza complessiva sarà di circa 2,7 megawatt, con una produzione stimata di 3,24 gigawattora all’anno. Questo consentirà una riduzione significativa dei consumi energetici, anche grazie all’apporto di strumenti digitali per il monitoraggio e la riduzione degli sprechi. “La nuova Direttiva europea sulle acque reflue urbane - ricorda Guastamacchia - fissa obiettivi ambiziosi di neutralità energetica per i depuratori entro il 2045. Noi vogliamo anticipare questo percorso, riducendo i consumi e aumentando la nostra capacità di creare energia pulita. È una sfida che richiede innovazione e una visione di lungo periodo, ma che consideriamo strategica per offrire un servizio idrico sempre più efficiente e sostenibile”.
Anche per questo, in parallelo, l’azienda ha già ottenuto i “Certificati bianchi” (noti anche come Titoli di efficienza energetica) per la centrale idrica Zona Sportiva di Empoli, e nel 2026 ne otterrà altri dalla rendicontazione di progetti già completati presso varie centrali idriche del territorio. I benefici economici derivanti da questi incentivi verranno reinvestiti per nuove iniziative di risparmio energetico. Tra gli altri progetti più rilevanti già in corso c’è invece Digital4Zero, del valore di 41 milioni di euro (in gran parte finanziato dal PNRR), che punta alla digitalizzazione degli acquedotti e alla sostituzione delle reti meno efficienti per contenere le perdite idriche e ridurre l’energia necessaria per l’adduzione dell’acqua potabile. Grazie a questi interventi, Acque prevede di tagliare del 40% le emissioni di CO₂ rispetto ai livelli del 2020, confermando un ruolo attivo nella lotta al cambiamento climatico e nella promozione della sostenibilità ambientale.
