Articolo 1-MdP al fianco dell'ANPI a Cascina
Il prossimo 4 settembre si terranno le celebrazioni per il 73° Anniversario dalla Liberazione di Cascina dal nazi-fascismo. Articolo 1-MdP prende posizione a favore dell'ANPI dopo le polemiche dei giorni scorsi tra l'associazione dei partigiani e l'Amministrazione Comunale di Cascina. Pubblichiamo il comunicato stampa
"Lunedì 4 settembre, alle ore 17.30, art1mdp di Cascina parteciperà - con le proprie bandiere - alla manifestazione indetta dall'Anpi locale e Provinciale per celebrare il 73esimo anniversario della liberazione di Cascina.
In modo del tutto giusto e condivisibile, l'Associazione dei Partigiani ha deciso di non celebrare la ricorrenza con l'Amministrazione Comunale, in quanto - la Giunta Ceccardi - non ha espressamente dichiarato la propria avversione al fascismo e la propria netta condanna nei confronti di un regime violento e totalitario.
In questi ultimi mesi abbiamo assistito ad un pauroso crescendo di rigurgiti fascisti (il fuoco di sbarramento al ddl Fiano, lo stabilimento balneare al Lido di Chioggia e altre iniziative varie).
Avvisaglie - queste - che sarebbe delittuoso derubricare e sottovalutare; sono, al contrario, la febbre di una malattia subdola e pericolosa.
Celandosi dietro la necessità di garantire un'improbabile libertà di pensiero, va realizzandosi un vero e proprio attentato alla democrazia.
Occorre essere consapevoli - con buona pace del Sindaco Ceccardi - che i neofascisti e i loro amici parlano della necessità di una pacificazione in funzione dell'azzeramento dei fondamenti antifascisti della nostra Costituzione.
Quello a cui stiamo assistendo è una battaglia politica in piena regola; i cittadini, nel momento in cui smarriscono la prospettiva del futuro e la fiducia nel tempo che stanno vivendo, rischiano di cadere nelle trappole delle peggiori illusioni.
Non è un caso che il neofascismo si presenti con i tratti seducenti di una visione alternativa della società.
Il dirompente ritorno delle disuguaglianze sociali ed economiche - enfatizzate come un fatto ovvio e naturale - legittima il neofascismo ad evocare ordinamenti non solo autoritari, ma basati sulla cancellazione della cittadinanza democratica.
La nostra preoccupazione - dunque - non sta tanto nelle adunate apologetiche e nostalgiche (che pure fanno rabbrividire), quanto nel fatto che il passato fascista, con i suoi riti e i suoi folklori, serve al presente della cosiddetta "postdemocrazia": la partecipazione consapevole non serve più, occorre la delega al capo carismatico, la semplificazione banalizzante di problemi complessi quale apripista per offrire soluzioni di forza.
Per tutto questo - siamo convinti - è indispensabile ricostruire una linea di separazione tra lecito e illegittimo, perché dopo tanti anni di erosione del suo patrimonio condiviso, l'antifascismo deve riprendere la propria iniziativa politica.
Anche e soprattutto per questo saremo in Piazza a fianco dell'Anpi."
Dopo esser venuti a conoscenza della disponibilità del Comune a partecipare all"iniziativa promossa dall'ANPI per celebrare la liberazione di Cascina dal nazifascismo, come Art1 Mdp di Cascina riteniamo sia impossibile rimettere il dentifricio nel tubetto. La posizione di contrapposizione assunta dell'amministrazione Ceccardi nei confronti all'Associazione nazionale partigiani non si può ricomporre perché è una contrapposizione ideale e culturale.
Ancora una volta si vuol far credere che sia solo un' incomprensione, una richiesta inviata dall'Anpi che il comune non ha letto o che è finita chissà dove. Non vogliamo essere presi in giro. Se veramente la Sindaca pro tempore pensa che sia importante celebrare insieme all'ANPI il 4 settembre allora annulli la manifestazione del Comune la mattina, che sembra una contro manifestazione a quella delle Associazioni Partigiane, venga personalmente alla celebrazione, senza delegare, considerato che alla celebrazione del 25 Aprile il Sindaco non c'era ed era assente ai funerali del partigiano Lando Neri e del partigiano Celso Battaglia. Altro che richiesta dell'Anpi andata persa negli uffici. I comportamenti tenuti dalla Sindaca pro tempore sono ben espliciti. Come esplicite e gravi sono state le parole della consigliera della Lega Nord Truglio in Consiglio. Un Sindaco antifascista ne avrebbe richiesto le dimissioni istantaneamente. Chiediamo quindi anche le dimissioni della consiglieraTruglio.
Chiediamo gesti concreti e che almeno questa volta la Sindaca pro tempore non si limiti a raccontarci la storia del nonno antifascista.