Don Zappolini a Punto Radio: "Un mondo che investe sulle armi e taglia sanità e servizi ha perso la ragione"
Il sacerdote riflette su guerre, povertà e militarizzazione del territorio pisano
Un’analisi attenta e preoccupata sullo stato del mondo, segnata da guerre, diseguaglianze e scelte politiche che penalizzano i più deboli. È il quadro tracciato da don Armando Zappolini nell’intervista realizzata da Massimo Marini per Punto Radio Cascina Notizie, lunedì 22 dicembre.
Secondo don Zappolini, parroco di Perignano, Quattro Strade, Lavaiano e Gello, il contesto internazionale appare come un ritorno indietro di decenni, con un’attenzione crescente verso armamenti e conflitti a scapito di sanità, lavoro e servizi sociali. "Si investono miliardi nelle armi – ha detto – mentre si tagliano risorse fondamentali. Le persone non riescono a curarsi, a mangiare, a sostenere un affitto".
Una situazione che il sacerdote attribuisce a una politica globale sempre più condizionata da grandi interessi economici, dove contano solo il profitto e il controllo delle risorse.
Nel corso dell’intervista è stato ricordato anche l’appello di Papa Francesco e dei vescovi a una “pace disarmata e disarmante”, un messaggio che, secondo Zappolini, resta inascoltato. Le guerre, ha aggiunto, non producono solo distruzione immediata ma lasciano ferite profonde, destinate a generare vendetta e dolore per generazioni.
Il sacerdote ha poi richiamato il significato del Natale, soffermandosi su un presepe che raffigura il Bambino Gesù tra le macerie, accompagnato da immagini provenienti da Gaza, Ucraina e Sudan. "È un bambino che nasce tra le rovine – ha spiegato – come accade oggi a tanti bambini nel mondo. La festa non può essere autentica se non si apre il cuore a chi non può viverla con serenità".
Nel dialogo con Marini, don Zappolini ha anche sottolineato come la guerra non sia un fenomeno lontano, ma una realtà che riguarda da vicino anche il territorio pisano.
Ha citato la forte presenza militare nell’area e i progetti per nuove infrastrutture, come la base prevista tra i comuni di Pontedera e Cascina, che comporterebbero il consumo di decine di ettari di terreno agricolo. Su questi temi sono attive diverse realtà come il comitato No Base, che promuove informazione e consapevolezza tra i cittadini.
In chiusura, il sacerdote ha rivolto un augurio di Natale alle persone che vivono nella solitudine e nella mancanza di speranza, ricordando la povertà crescente anche a livello locale.
"Anche con piccoli gesti – ha concluso– si può dimostrare che c’è ancora tanto bene nel mondo e che è possibile costruire una realtà diversa".
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