Siena-Pisa, il borsino

Sport
Domenica, 31 Dicembre 2017

di Valentina Mazza

Il 2017 nerazzurro si chiude con una pareggio sul campo del Siena, un risultato che si presta a diverse considerazioni che mai come in questo caso lasciano il dubbio se il bicchiere portato via dall’Artemio Franchi sia da vedere mezzo pieno o mezzo vuoto. Mezzo pieno perché un punto strappato sul campo della seconda della classe dovrebbe essere visto sempre come un risultato positivo, alla luce anche della partita di andata nella quale dallo stesso avversario, il Pisa venne messo alle corde per tutti i 90’, la squadra di Pazienza ha concesso pochissimo all’avversario che ha tirato verso la porta di Petkovic in una sola circostanza cogliendo un palo che se si fosse tramutato in goal avrebbe avuto il sapore della beffa. Il bicchiere però è mezzo vuoto se si pensa che in virtù di questo risultato il Pisa è scivolato al quarto posto della classifica, scavalcato anche dalla Viterbese alla quale bisognerà rendere visita alla ripresa del campionato dopo la sfida con il Monza. Il Siena inoltre fra le mura amiche ha sempre dimostrato di soffrire più del necessario, è caduto ben quattro volte, di cui tre consecutivamente, e certo una squadra più cinica avrebbe dovuto approfittarne.

COSA FUNZIONA Il modulo adottato ha confermato la sua bontà per gli elementi a disposizione di Pazienza. Non è questione di giocare con 3 o 4 difensori, quanto di schierarsi con due attaccanti. Il materiale umano a disposizione oggi, non permette di poter giocare con tre punte. Masucci dopo la squalifica è tornato in grande spolvero facendo una partita di sacrificio anche in difesa dove in un paio di circostanze è stato determinante. In crescita anche Izzillo che mostra quella quantità che fino ad oggi il centrocampo nerazzurro non ha mai mostrato. Una menzione anche per Birindelli che finalmente è riuscito a portare vin fondo i 90’ senza accusare i crampi che da un anno a questa parte lo hanno tormentato

COSA NON FUNZIONA Cattiveria, rabbia, l’essere cinici. Giocatori molto bravi, forti, indubbiamente, ma che non mostrano di essere un monolite, un unico blocco, in una parola sola: una squadra. Tutti svolgono il loro compitino con giudizio, ma manca quello che distingue una buona squadra da una squadra vincente. Ed una squadra vincente la partita contro il Siena l’avrebbe vinta, mai avrebbe perdonato le tante disattenzioni difensive degli avversari. Se non si diventa una squadra da un tiro = un goal è difficile stare nei quartieri alti della classifica, e questo vale in terza serie come in qualsiasi altro campionato.

DA RIVEDERE Il centrocampo nerazzurro sembra sempre una coperta corta. Gucher stenta a dare continuità alle sue prestazioni, il suo impatto sulla terza serie è più duro di quello che sin poteva pensare. In mezzo al campo serve gente che fa legna ed il Pisa al momento non ce l’ha.

Poche ore ed aprirà la sessione invernale del calciomercato. Pazienza e Corrado vanno dicendo che non è facile migliorare una squadra che ha già grandi qualità. E' vero, ma forse questa squadra più che sulla qualità va migliorata nel carattere. Servono giocatori che possano rendere un insieme di uomini una squadra. Dopo un mercato estivo alla ricerca di giocatori di nome e con un pedigree importante, adesso servono quelli cantati da Ligabue nel celebre “Una vita da Mediano”.

Il 2017 si chiude qui, dalla redrazione di Punto Radio/Cascina Notizie un sincero auguri a tutti i nostri lettori e tifosi nerazzurri. L'auspicio è che il 2018 porti quei risultati di cui questo anni è stato avaro. Il popolo pisano, che anche a Siena seguendo la squadra in 2000 ha dato una dimostrazione di amore sconfinato, lo meriterebbe.

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redazione.cascinanotizie