I simboli di ieri e l’ignoranza di oggi. La lotta al nemico da combattere
All’Arena Garibaldi ieri non sono purtroppo andati persi soltanto 3 punti in un derby importante come quello contro la Lucchese.
All’Arena ieri, ad esser andato perduto è il valore morale ed il senso civico. Ancor prima che fosse fischiato il calcio di inizio, è andato perduto il rispetto per l’informazione, il rispetto per la professionalità, per il lavoro, e soprattutto è andato perduto il rispetto per le norme della Costituzione Italiana.
Non meno di 48 ore fa avevo rivisitato la rivalità di questo derby nella sua accezione medievale ed oggi, non voglio minimamente pensare che ciò che è accaduto col ritrovamento di un adesivo riportante simboli nazifascisti alla postazione fissa dell’emittente radiofonica di Punto Radio, possa trattarsi di un pensiero gretto e medievale come la caccia alle streghe.
Di fronte però ad un fatto di intimidazione, minaccia e violenza morale, è difficile trattenere la mente lontana da tale pensiero perché ci sono momenti in cui uno deve rispondere alla propria coscienza e alla storia.
Quando vedi nel volto di un uomo gli occhi bassi, quando riconosci nel tono della sua voce amarezza, quando le poche parole che riesce a dire, sono solo intrise di mestizia e delusione capisci che quel fatto non è solo un fatto e l’oggetto del fatto, non è “solo un adesivo” come molti di voi superficialmente credono. Di fronte a questo, capisci che quel gesto è andato oltre, così tanto lontano da non colpire soltanto il proprio ideale, la propria professionalità ma è arrivato a profanare i valori con il quale quell’uomo è diventato adulto, quei valori tramandati sui quali sono basate le sue fermezze e gli ideali con cui svolge il suo lavoro. Capisci che è per questo che non puoi chiudere gli occhi di fronte ad una figurina, perché non si può e non si deve chiudere gli occhi di fronte ad episodi che ci riportano alla violenza di estremismi che credevamo dovessero esser superati.
Perché un adesivo no, non fa paura. Come non fanno paura le vostre scritte sui muri né i vostri slogan sbraitati ad un popolo ormai manovrato e strumentalizzato. No, quello che fa solo paura è la vostra ignoranza, la vostra cattiveria e il vostro innato ed insensato amore per l’odio.
E se da una parte c'è un estremismo che ha alzato la testa, contrario ai valori costituzionali, alle libertà, dall’altra c’è chi lotta contro quegli estremismi affinché si affermino e si rispettino quei valori antifascisti e costituzionali. Perché questo sistema di prevaricazione, di abusi di potere, di violenza e di impunità deve cessare. La lotta contro il nemico è essenziale per unire, chi sia il nemico invece non è affatto essenziale, perché il nemico è conosciuto ed è uno solo: l’ignoranza.
E Punto Radio continuerà a lottare per combatterla col suo modo di fare informazione, libera ed indipendente. E noi, uniti e solidali al suo fianco.
di Valentina Mazza