Lucchesi: "Voglio zero e le scuse"
E' un Fabrizio Lucchesi amaraggiato quello che si presenta in sala stampa questa mattina. Amareggiato, ma deciso e battagliero: "Voglio zero punti di penalizzazione e le scuse e finchè non le avremo ottenuto andremo avanti per tutti i gradi di giudizio". Detto questo Lucchesi mette in chiaro l'innocenza del Pisa di fronte ad una questione che assume i contorni "Kafkiani" per come si sviluppa.
Il Pisa è entrato in un aula di giustizia sportiva non essendo accusato di nulla se non di non aver vigilato sulla banca che ha emesso la fideiussione, prosegue Lucchesi, e siamo uscito con una richiesta di penalizzazione pesante. La richiesta è brutta e vessatoria finalizzata a crearci problemi: non voglio dire che qualcuno ce l'ha con di noi, ma qualcuno vuol fare in modo che si perda il controllo della situazione. Ma non dobbiamo perderlo, anche se non stiamo a questo gioco dove siamo trattati come il peggio dei reietti. Il tribunale sicuramente ridimensionerà la richiesta, ma noi già lavoriamo per il ricorso".
Ed approposito di non perdere il controllo Lucchesi ha rivolto un appello anche alla città: "Ho ricevuto decine e decine di telefonate di solidarietà e preoccupazione anche persone che non conosco di persona, e se da una parte mi ha fatto piacere dall'altra mi preoccupa ho letto di una città in fermento, dobbiamo tutti restare calmi e tranquilli, la dignità di una città come questa non può essere messa in gioco. Invito tutti a comportarci civilmente, protestiamo ma nei modi giusti. Anche alla squadra scorre addosso come l'acqua fresca questa storia, sanno che devono reagire in modo ancora più forte di quello fatto finora: niente ci potrà scalfire. Sul campo poi tutto può succedere, ma questa questione non incide sul loro equilibrio psico-fisico".
Lucchesi poi conclude ripercorrendo le tappe che hanno portato a scoprire l'irregolarità nella fideiussione: Questa titolo è stato presentato a ottobre, attacca Lucchesi, quando il sig. Battini ha ritirato la sua fideiussione presentata a giugno, che è stata sostituita da altre due, una di Battini per la quota del 189% in suo possesso e l’altra da noi. La Lega ha controllato il tutto, accertando la veridicità dei documenti e invitando il Pisa al loro deposito. Così la fideiussione è stata presentata dalla BNL, all’interno della quale ci sono alcuni dipendenti, già sospesi, che hanno trasmesso fideiussioni senza i "crismi" della banca. In pratica si sono messi in tasca i soldi delle commissioni, a insaputa della BNL stessa, che sta indagando su 230 fideiussioni, alcune anche a garanzia di svariati milioni. Addirittura il Lega, conclude Lucchesi, non si trovava neanche il registro dove la ricevuta della consegna della fideiussione doveva essere protocollata, e io ho fatto un atto illegale per farmi consegnare il foglio, mi sono finto un impiegato della Lega, ed ho chiesto a DHL copia della ricevuta che poi ho consegnato alla Lega stessa. Tutte queste cose sono agli atti e ci auguriamo che già dal primo grado di giudizio vengano valutate.
La conferenza stampa si conclude qui, fra gli sguardi increduli dei colleghi: la sensazione, forte, è che il Pisa ad agosto si sia presentato ad una tavola imbandita da altri, per altri, e che quindi la sua presenza dia fortemente fastidio, altrimenti non si spiegano ricevute scomparse e richieste di condanna per reati commessi da altri con giustificazioni assurde come per i 12 punti. Il procuratore Palazzi, avrebbe infatti dichiarato che i 12 punti sono quanto lui ritiene necessario affinchè il Pisa non partecipi ai playoff. Benvenuti nel grande Circo della Lega Pro fra Mangiafuoco (Gravina?), domatori (Palazzi?) e amazzoni varie (Tardella?).