Incendio Monte Pisano: Franceschi nega il coinvolgimento, oggi l'interrogatorio di garanzia
In attesa di conoscere l’esito dell’interrogatorio di garanzia (previsto per questa mattina alle 10:30), Giacomo Franceschi, il 37enne accusato di aver volontariamente causato l’incendio del Monte Pisano il 24 settembre scorso, nega ogni addebito e si difende: «mi trovavo in quella zona per controllare i rami che a causa del forte vento sarebbero potuti finire sulla sede stradale». Questa la motivazione che il calcesano, volontario dell’antincendio boschivo, ha dato agli inquirenti per giustificare la sua presenza nel luogo in cui l’incendio si è poi sviluppato.
Il lavoro della Procura di Pisa, guidata da Alessandro Crini è stato capillare e si è avvalso di mezzi tradizionali e di aiuti informatici, come ad esempio le ricostruzioni degli spostamenti avvenute grazie a Google Maps. Fondamentali anche le telecamere che il Comune di Calci ha messo fin da subito a disposizione degli inquirenti e le celle telefoniche per capire in modo circostanziale dove si trovasse il sospettato in un determinato momento.
Così si è potuto appurare che il Franceschi è salito sul monte poco prima che l’incendio, alimentato dal forte vento, si sviluppasse, circostanza non negata dall’uomo, ma giustificata appunto come un'azione di controllo. Sarà poi lo stesso Franceschi fra i primi a telefonare per dare l’allarme e fra i primi ad intervenire per cercare di domare il rogo.