Il borsino di Novara - Pisa

Sport
Mercoledì, 26 Dicembre 2018

Dalla nebbia del Silvio Piola il Pisa esce con una cocente delusione: un pareggio che in molti alla vigilia avrebbero pure sottoscritto, ma che per come si sono svolti in 90’ di gioco lascia non poco amaro in bocca per quello che poteva essere ed invece non è stato.

COSA FUNZIONA Il Pisa ritrova la giusta determinazione e il necessario equilibrio tattico. L’abbassamento di De Vitis sulla linea dei difensori non cambia il valore della retroguardia che ha assolutamente necessità di nuovi innesti, ma rende il Pisa più forte ed imprevedibile in fase di impostazione. Una sorta di doppio regista, arretrato il biondo numero 30, e avanzato Gucher, con quest’ultimo che beneficia di maggior spazi nelle maglie del centrocampo avversario. Il risultato è che la palla corre più velocemente la squadra è più corta e per gli avanti nerazzurri arrivano un maggior numero di palloni giocabili.

Non solo Gucher a centrocampo, anche Marin, che ritrova una maglia da titolare dopo parecchie settimane, sfodera una partita di grande sostanza sia in fase propositiva sovrapponendosi spesso a Zammarini, sia in fase di interdizione dove più di una volta è andato a togliere palla ai centrocampisti avversari.

In avanti la coppia Marconi-Masucci è oggi quella che garantisce migliore affidabilità e i due giocatori lo hanno dimostrato andando entrambi a segno, ma dimostrando anche una ottima intesa in fase di fraseggio.

COSA NON FUNZIONA La gestione del risultato. Il Pisa subisce la doppia rimonta concedendo agli avversari appena tre occasioni da goal in tutta la partita e per fortuna nel finale il palo ha dato una mano a Gori altrimenti saremmo qui a parlare di una beffa atroce.

La difesa troppo spesso mostra gravi lacune, sul goal del 2-2 quella palla ballerina in area di rigore andava calciata via lontano, ma il peccato originale arriva da una scellerata scelta di Lisi che invece di usare la sciabola e mandare la palla lontanissima dall’area di rigore, ha pensato bene di usare il fioretto e tentare di saltare l’uomo che invece gli ha soffiato la palla. In definitiva nelle due visite in 20 giorni a Novara il Pisa ha subito 5 reti almeno 4 delle quali si è fatto da solo.

DA RIVEDERE D’Angelo le ha provate tutte ad equilibrare un reparto, quello arretrato, che proprio non gira. Ha ruotato gli uomini, ha invertito le posizioni a Meroni e Buschiazzo, ha arretrato De Vitis, ma come dice il vecchio adagio “non si fanno le nozze con i fi’i secchi”. Per vedere una difesa finalmente in linea con il resto della squadra occorre operare sul mercato inserendo giocatori di esperienza e categoria al fianco dei quali i giovani Brignani e Meroni possano crescere. Gemmi non sembra stare con le mani in mano tanto che radio mercato parla di un interessamento per Ceccaroni, difensore centrale che può operare anche a sinistra, attualmente a Padova dove ha giocato 7 partite, ma con trascorsi vincenti alla Spal nel campionato di Lega Pro 2015/16 vinto dagli Estensi davanti Pisa.

massimo.corsini