Notte di paura in centro storico a Pisa
La testimonianza del consigliere comunale Enrico Bruni (PD)
Una tranquilla serata estiva nel cuore di Pisa si è trasformata in un incubo per i cittadini che si trovavano in centro città a Pisa. Enrico Bruni, consigliere comunale del Partito Democratico, ha raccontato quanto accaduto ed i momenti concitati vissuti. Bruni, insieme ad alcuni amici, si trovava in Borgo Stretto verso le 22:30, di ritorno da un aperitivo in piazza San Frediano. «All’improvviso, un gruppo di ragazzi, forse nemmeno maggiorenni, corre verso la nostra direzione in maniera concitata, ci supera e altri due ragazzi sulla trentina li seguono a corsa con aria sospetta. Del resto, ordinaria amministrazione», racconta Bruni. Nonostante la situazione insolita, il gruppo prosegue il cammino senza troppi pensieri.
«La tranquillità è durata poco - prosegue Bruni. Una volta raggiunta una nota birreria nelle adicenze di Borgo, il gruppo si è trovato di fronte a una scena surreale. Un ragazzo che si copriva il volto con la maglietta si avvicina e dice: "non venite da questa parte che qualcuno ha spruzzato lo spray al peperoncino". Ed effettivamente l'aria era irrespirabile, la gente tossiva come nella pubblicità di un antinfluenzale», continua il consigliere. Solo dopo qualche domanda Bruni e i suoi amici hanno capito che c'era stata una colluttazione tra la polizia e il gruppo fuggito in Borgo, con l'uso di spray al peperoncino e vetri rotti.
Ma non era finita lì. Delle urla provenienti da via Mercanti hanno attirato l'attenzione del gruppo. «Un uomo si era barricato all’interno del locale, con il braccio destro che fuoriusciva dallo stipite teneva chiusa la porta, mentre cinque uomini gli colpivano l’arto e provavano a forzare la porta del locale», ha descritto Bruni. La scena era accompagnata dalle urla dei clienti e dei baristi che chiedevano disperatamente l'intervento delle forze dell'ordine.
Nonostante la chiamata alla polizia, gli aggressori sono riusciti a fuggire prima dell'arrivo delle forze dell'ordine, lasciando dietro di sé una ascena di shock e sgomento. Il ragazzo aggredito, un giovane tunisino appena arrivato in Italia, era visibilmente traumatizzato. «La situazione è surreale e inaccettabile, ha dichiarato Bruni. Chi lavora e ha un'attività in centro storico non può e non deve essere costretto a ritrovarsi di fronte a questo far west, così come studenti, famiglie e turisti non dovrebbero avere questa sensazione di insicurezza che ormai si è estesa a tutta la città».
Il consigliere ha concluso con un appello alla responsabilità e all'azione concreta: «Ieri sera e oggi lasceremo spazio all'indignazione e alla vicinanza ai lavoratori e alle lavoratrici che hanno vissuto attimi di terrore. Domani dovremo capire come rimettere in piedi questa città e iniziare a declinare il paradigma della sicurezza fuori dalla becera retorica di chi ha vinto le elezioni facendo promesse sulla sicurezza e in sei anni ha costruito una città sempre più insicura». L'episodio mette nuovamente in evidenza la questione della sicurezza nelle città italiane, sollevando interrogativi su come migliorare la prevenzione e l'intervento in situazioni di emergenza.