Nuova pista di Peretola: mezzo miliardo di euro e devastazione della piana fiorentina
Diritti in comune: "I soci pubblici chiedano la cancellazione dell’opera"
Ha scritto Ciccio Auletta, consigliere comunale Diritti in comune.
I soci pubblici chiedano subito la cancellazione della progetto della nuova pista di Peretola.
Le 15 pagine di integrazioni richieste dalla Commissione tecnica di verifica dell’impatto ambientale VIA e VAS, del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica al progetto della nuova pista di Peretola da 2.200 metri non sono una sorpresa e hanno confermato ancora una volta tutte le ragioni della nostra coerente contrarietà a questa grande opera.
E neanche il summit a Roma a cui hanno partecipato nelle scorse settimane il Presidente della Regione Giani, i rappresentanti della Giunta comunale di Firenze e i vertici di Toscana Aeroporti per trovare un modo di forzare ancora una volta norme e regole per realizzare la nuova infrastruttura da centinaia di milioni di euro pubblici devastando la piana fiorentina, può mutare la realtà dei fatti, ovvero l’irrealizzabilità dell’opera.
Non è un caso che a seguito delle nuove prescrizioni si inizi a discutere di un aumento consistente delle risorse per costruire la nuova pista. Le previsioni, come era ampiamente prevedibile, lieviterebbero ad oggi a circa mezzo miliardo di euro complessivamente e come sempre questi costi crescerebbero in corso d'opera.
Tutto questo è sempre più inammissibile: le risorse pubbliche non vanno sprecate a vantaggio di interessi privati, ma per la vera priorità dei nostri territori, ovvero il potenziamento del trasporto ferroviario, a partire dalla linea Pisa-Firenze.
E come se questo non bastasse, da settembre del 2023 Toscana Aeroporti si rifiuta di venire in Commissione di Controllo e Garanzia a Pisa per discutere del masterplan e degli investimenti che intende fare. Un comportamento arrogante ed inaccettabile.
Da tempo, insieme a movimenti e associazioni, chiediamo di tutelare il territorio, la salute delle persone, il futuro del polo scientifico e lo sviluppo del parco “promesso” nella piana fiorentina.
Rilanciamo la nostra opposizione alla realizzazione della nuova pista, e la nostra idea di un sistema aeroportuale che rispetti davvero l’interesse pubblico secondo alcuni pronuncipi fondamentali: difesa del lavoro, tutela del territorio e un modello di infrastrutture capace di coniugare il diritto alla mobilità e la lotta al cambiamento climatico.
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