Nuove rotte aeree nei cieli di Pisa. Il Comune non ci sta
Il sindaco Conti: "Chiediamo una soluzione diversa"
Il periodo sperimentale iniziato ad ottobre 2024, che prevedeva nuove rotte aeree nei cieli di Pisa, e che dovrebbe terminare da programma con la fine di gennaio, non ha soddisfatto né i cittadini, né l'amministrazione comunale.
Con una conferenza stampa presso Palazzo Gambacorti, giovedì 30 gennaio, il sindaco Michele Conti, ha parlato della situazione di disagio vissuta in città, con alcune parti del centro storico (Sant'Antonio e San Martino, ma anche Piazza del Duomo ndr) inondate dai rumori degli aerei al decollo.
La sperimentazione, va ricordato, era stata pensata per cercare di trovare rotte alternative a quelle usate da sempre, che da anni creano disagi agli abitanti di San Marco, San Giusto e San Michele.
Per il Comune di Pisa, la sperimentazione ha dimostrato che le rotte scelte in questo ultimo periodo non sono da prendere in considerazione e in questo senso, il sindaco Conti, ha chiesto alle autorità preposte, lo studio di nuove rotte da utilizzare.
A margine della conferenza stampa, Massimo Marini, per Punto Radio Cascina Notizie, ha intervistato il sindaco di Pisa, Michele Conti.
Ha scritto il Comune di Pisa.
A partire dal mese di ottobre 2024 sono cambiate le procedure e le rotte di decollo degli aerei in partenza dall’aeroporto di Pisa. Anziché sorvolare esclusivamente sulla parte nord-est della città, come è sempre avvenuto, Toscana Aeroporti e 46° Brigata Aerea hanno proposto, in sede di Commissione Antirumore che si è riunita il 26 settembre 2024, per un periodo di sperimentazione, nuove procedure di decollo che comportano il sorvolo degli aerei sul centro cittadino. Nel verbale della commissione redatto da ENAC, il gestore Toscana Aeroporti e 46° Brigata Aerea hanno presentato la modifica, con lo scopo di adottarla in futuro come procedura antirumore. Alla Commissione, oltre a ENAC, Aeronautica Militare e Toscana Aeroporti, erano presenti anche ARPAT, Regione Toscana e Comune di Pisa. I membri della Commissione, di fronte alla presentazione della nuova procedura, hanno chiesto che la modifica fosse soggetta ad un periodo di prova di 6 mesi, al termine del quale la Commissione si riunirà nuovamente per valutare gli effetti del cambiamento.
A tre mesi dall’entrata in vigore della modifica, il sindaco di Pisa Michele Conti è intervenuto stamani, giovedì 30 gennaio con una conferenza stampa specifica, per fare il punto sulla vicenda. “A partire dal mese di novembre – spiega il Sindaco – ho iniziato a ricevere segnalazioni e lamentele da tanti cittadini che, giustamente, chiedevano spiegazioni sul cambiamento delle rotte aeree, che ha iniziato a provocare oggettivi problemi di inquinamento acustico in tutto il centro cittadino. Mi sono immediatamente attivato per parlare con ENAC e chiedere chiarimenti sulle modifiche in atto: il 10 dicembre ho scritto per chiedere un incontro urgente con il direttore generale di ENAC e ho ottenuto, dopo pochi giorni - il 17 dicembre - una riunione a cui hanno partecipato, a causa della indisponibilità del direttore stesso, il direttore centrale Coordinamento Territoriale Fabio Marchiandi e il direttore centrale Standard Tecnici e Operatività Aeronautica, Carmela Tripaldi. In quella sede ho chiesto spiegazioni sul cambio di procedura di decollo, manifestando immediatamente la mia preoccupazione in merito a quanto abbiamo visto accadere dal mese di novembre, ovvero il sorvolo dei velivoli, molto spesso a quote basse, su tutto il centro cittadino, scatenando subito lamentele e proteste, di cui mi sono fatto carico. Oltre alle proteste dei residenti del centro storico, sottolineo che molti aerei sorvolano addirittura la zona del Duomo, l’area della città che è patrimonio mondiale Unesco, per cui tanto abbiamo lavorato per approvare il Piano di gestione che assicura la conservazione e la valorizzazione dei monumenti e la definizione della buffer zone, che comprende tutto il centro storico di Pisa. All’incontro i rappresentanti di ENAC mi hanno assicurato che si tratta di un periodo circoscritto di sperimentazione della nuova procedura, che terminerà il 31 gennaio 2025 e che la 46° Brigata Aerea stava studiando nuove soluzioni che impattassero al minimo sulla città”.
“Ho ritenuto opportuno - prosegue Conti - nella prima fase chiarire la situazione con gli organi competenti e procedere con incontri istituzionali che portassero al superamento della fase attuale, in cui gli aerei provocano un reale problema di inquinamento acustico e ambientale agli abitanti di tutto il centro storico e alle migliaia di persone che frequentano il centro cittadino ogni giorno. Il disagio è stato segnalato nel mese di gennaio anche da ARPAT, che ha raccolto molte lamentele dei cittadini dei quartieri di San Martino e Sant’Antonio. A questo punto, fatto il dovuto percorso di interlocuzione istituzionale, chiedo pubblicamente a tutti gli enti coinvolti nella gestione del traffico aereo, che ci sia massima trasparenza e maggiore coinvolgimento nella predisposizione di decisioni e atti che riguardano in prima persona i cittadini pisani, impattando quotidianamente sulla salute e sulla sicurezza delle persone. Come sindaco chiedo la piena collaborazione di ENAC, Toscana Aeroporti e 46° Brigata Aerea nella ricerca di una soluzione che salvaguardi lo sviluppo dell’aeroporto insieme alla tutela della salute dei cittadini. Sono due elementi che devono procedere di pari passo e, con la massima trasparenza e collaborazione da parte di tutti gli enti, sono convinto e fiducioso che sia possibile trovare la strada giusta da percorrere. Una richiesta che è stata già avanzata proprio ieri anche da Roberto Naldi di Toscana Aeroporti, che invita l’Aeronautica Militare a studiare insieme nuove rotte meno impattanti per la cittadinanza. Sia chiaro che non serve spostare il problema dell’inquinamento acustico da un quartiere densamente abitato all’altro: va studiata una soluzione che privilegi traiettorie che percorrono zone della città a bassa densità di popolazione. Chiediamo quindi che, come riferito nell’incontro con ENAC, sia rispettato il termine del 31 gennaio per porre fine al periodo di sperimentazione e si individui insieme, e da subito, una soluzione che vada realmente a beneficio della città”.