Nuovo Dpcm, stretta di Natale e Capodanno

Cronaca
PISA e Provincia
Venerdì, 4 Dicembre 2020

Vietati gli spostamenti non necessari. Mentre la Toscana torna zona arancione da domenica 6 dicembre. Il Governo vuole evitare una terza ondata pandemica a gennaio. Il filosofo Fabris: "Sarà fondamentale autoregolamentarsi nel privato"

Tante novità nel nuovo Dpcm varato ieri e presentato dal presidente del consiglio Giuseppe Conte in conferenza stampa (qua sotto). Restano attive tutte le misure di contenimento e anticontagio che già conosciamo, più stringenti, invece, quelle previste nei giorni a cavallo delle festività di Natale e Capodanno, sia sugli spostamenti tra regioni (ma anche tra comune e comune) che circa le regole di comportamento da utilizzare a tavola (Il giorno di Natale si potrà pranzare al ristorante, raccomandata la massima cura delle persone fragili se si reta a casa e il divieto di invitare persone non conviventi).

Risolta la questione messa di Natale, fissata alle ore 20 per consentire il rientro a casa prima delle 22, orario d'inizio del coprifuoco. Confermata la chiusura delle scuole secondarie di secondo grado in presenza fino a dopo l'Epifania, con rientro in aula fissato per il 7 gennaio 2021.

CLICCA E SCARICA IL NUOVO DPCM

Intanto la Toscana torna zona arancione da domenica 6 dicembre e forse, entro il 13 dicembre, porà rientrare in zona gialla. A confermarlo il presidente della Regione Eugenio Giani dopo un colloquio con il ministro della salute Roberto Speranza.

Nel periodo delle festività e per evitare la terza ondata della pandemia di gennaio 2021, sarà fondamentale l'auto regolamentazione delle persone. Su questi argomenti, le scelte possibili dei cittadini nel proprio privato, abbiamo raccolto la testimonianza del professore Adriano Fabris, ordinario di Filosofia Morale dell'Università di Pisa (intervista registrata il 30 novembre 2020).

 

EMERGENZA COVID-19 LE ULTIME MISURE DEL GOVERNO IN SINTESI

Disposizioni urgenti per fronteggiare i rischi sanitari connessi alla diffusione del virus COVID-19 (decreto-legge)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte e del Ministro della salute Roberto Speranza, ha approvato un decreto-legge che introduce modificazioni urgenti della legislazione emergenziale per fronteggiare i rischi sanitari connessi alla diffusione del virus COVID-19.

Il testo estende il limite massimo di vigenza dei decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) attuativi delle norme emergenziali, portandolo dagli attuali trenta a cinquanta giorni.

Inoltre, si stabilisce che:

  • dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 saranno vietati gli spostamenti tra Regioni diverse (compresi quelli da o verso le province autonome di Trento e Bolzano), ad eccezione degli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute;
  • il 25 e il 26 dicembre 2020 e il 1° gennaio 2021 saranno vietati anche gli spostamenti tra Comuni diversi, con le stesse eccezioni (comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute);
  • sarà sempre possibile, anche dal 21 dicembre al 6 gennaio, rientrare alla propria residenza, domicilio o abitazione;
  • dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 sarà vietato spostarsi nelle seconde case che si trovino in una Regione o Provincia autonoma diversa dalla propria. Il 25 e 26 dicembre 2020 e il 1° gennaio 2021 il divieto varrà anche per le seconde case situate in un Comune diverso dal proprio.

Infine, le nuove norme stabiliscono che i DPCM emergenziali, indipendentemente dalla classificazione in livelli di rischio e di scenario delle diverse Regioni e Province autonome, possano disporre, nel periodo dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021, su tutto il territorio nazionale, specifiche misure tra quelle già previste elencate dalle norme primarie.

 

carlo.palotti