Occupazione del Pesenti, i genitori chiedono alla scuola una presa di posizione chiara e netta
Nessuna risposta alla lettera protocollata da parte della dirigente scolastica dell'Istituto
L'occupazione temporanea (dal 29 al 31 gennaio 2019) dell'Istituto Pesenti di Cascina, continua a far discutere, soprattutto per le modalità d'intervento delle forze di polizia.
I genitori degli studenti, nelle scorse ore, hanno diramato una lettera indirizzata alla dirigente scolastica della scuola, colpevole, a loro dire, di non avere dato alcuna risposta.
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Qua di seguito il testo integrale della lettera e la lettera inviata e protocollata alla dirigente scolastica dell'Istituto Pesenti di Cascina.
PIU’ ATTENZIONE VISTO CHE PARLIAMO DI PERSONE
Siamo un gruppo di genitori che, di seguito ai fatti accaduti all' IISS A.Pesenti di Cascina durante la protesta degli studenti del 29/31 gennaio scorso, si trovano oggi nella condizione di rivolgersi nuovamente alla Dirigente Scolastica e al Consiglio d'Istituto, in tutte le sue componenti, in maniera pubblica attraverso gli organi di stampa, dato che la richiesta legittima, amichevole, consegnata e regolarmente protocollata, rivolta ai destinatari di cui sopra lo scorso 9 marzo, non ha ancora avuto seguito.
A oggi, gli unici momenti di confronto e chiarimento sono due incontri pubblici organizzati sul territorio con e dai ragazzi stessi, un unico comunicato pubblicato dagli insegnanti dove si legge di una reazione smisurata e eccessiva alla protesta degli studenti, e qualche articolo contraddittorio pubblicato dalle testate locali.
Tutto questo ci ha restituito un'immagine confusa, accusatoria e non ultimo, preoccupante. Solo chi condivide con gli studenti la scuola e gestisce l'Istituto, può chiarire le dinamiche di quei giorni. Riteniamo quindi legittimo e indiscutibile, avere un quadro chiaro e trasparente di cosa sia accaduto e quale sia la posizione dei diversi attori. La scuola rappresenta per noi un luogo di confronto e formazione a cui affidiamo quotidianamente i nostri figli.
La disponibilità delle famiglie non va presa in considerazione solo per rispondere alle esigenze oggettive e strutturali, ma soprattutto per svolgere un cammino comune verso la maturità dei ragazzi e l'esercizio dei diritti/doveri di tutti.
Di seguito per conoscenza, il testo della lettera consegnata.
Questo il video della puntata di Primo Piano dedicata agli studenti del Pesenti
Qua sotto il volantino affisso all'entrata dell'istituto occupato dagli studenti
Qua sotto il testo del documento elaborato dagli studenti del Pesenti durante l'occupazione dello scorso gennaio
MANIFESTO PESENTI OCCUPATO
Dal giorno 29.01.2019, gli studenti riuniti in assemblea permanente dell’Istituto Antonio Pesenti di Cascina dichiarano l’occupazione dello stabile come forma di manifestazione.
Alla luce dell’ondata di protesta che, partita dalle scuole superiori di Livorno, si è estesa fino alla nostra provincia, anche noi studenti dell’istituto A. Pesenti abbiamo deciso di prendere una posizione in merito.
Questa necessità, che riteniamo comune anche al corpo docenti e al personale ATA, scaturisce da disagi di vario genere. Questi spaziano dai più tangibili nelle attività scolastiche quotidiane fino a malesseri riscontrabili nell’ordinamento scolastico. In particolare, la denuncia degli studenti si rivolge all’attuale Governo, non in grado di rappresentare la Scuola, in quanto incapace di adottare riforme adeguate alle reali necessità di essa.
Di seguito riportiamo le motivazioni più specifiche emerse da un primo confronto tra gli studenti.
1. Gli studenti si oppongono ai continui tagli effettuati dai Governi ai fondi scolastici, che fanno perdere di vista quello che è il vero obiettivo della Scuola, ovvero formare i cittadini del domani. Ciò si ripercuote anche nelle gravi carenze strutturali presenti nel nostro Istituto.
2. Per anni, l’Istituto Pesenti ha avuto la grande fortuna di possedere uno spazio come l’Auditorium, riservato a momenti di confronto e aggregazione. Tuttavia, la mancata manutenzione di quest’ultimo e la sua conseguente inagibilità hanno privato studenti e docenti di un diritto legittimo quale l’assemblea d’istituto, sede dove gli studenti hanno la possibilità di esprimersi e dibattere apertamente di problematiche inerenti alla politica d’istruzione e alla didattica
3. Gli studenti, inoltre, ritengono che l’Istituzione risulti carente nell’ambito, spesso trascurato, riguardante la formazione dell’alunno in quanto cittadino del mondo e futuro membro della società. Lo studente ha il diritto a una comprensione totale di quest’ultima e dei suoi aspetti affini, per potersi integrare e di conseguenza apportare delle migliorie in futuro.
4. Gli studenti invitano le Istituzioni, in ultimo, a non dimenticare che la Scuola deve rappresentare, oltre che un luogo di formazione, un ambiente di aggregazione dove i ragazzi trascorrono gran parte del loro tempo. Diventa quindi importante non trascurare aspetti materiali quali riscaldamenti, servizi igienici adeguatamente attrezzati e servizi di distribuzione automatica fruibili a tutti.
In conclusione gli studenti si dichiarano consapevoli che la forma di disobbedienza civile adottata, possa suscitare opinioni diverse. Tuttavia, questi invitano chiunque legga questo documento a soffermarsi sui punti sopra elencanti, così da comprendere i disagi degli studenti e la loro necessità di instaurare un dialogo costruttivo.
Gli studenti riuniti in assemblea permanente dell’Istituto Antonio Pesenti.