Occupazione del Pesenti, lettera dei docenti e del personale ATA

Cronaca
Cascina
Sabato, 2 Marzo 2019

In attesa di conoscere l'esito dell'interrogazione parlamentare sui fatti dello scorso gennaio, torna d'attualità l'occupazione temporanea organizzata dagli studenti cascinesi

Un gruppo di docenti e parte del personale ATA dell'Istituto Pesenti di Cascina, tornano a parlare dell'occupazione temporanea della scuola (dal 29 al 31 gennaio 2019), e dei fatti accaduti nelle primissime ore della manifestazione, quando le forze dell'ordine, richiamate da un allarme scattato intorno alle 7 di mattina, intervennero sul posto.

In quei momenti concitati, alcuni docenti, a quanto riportato da una interrogazione parlamentare depositata dall'onorevole della Lega Donatella Legnaioli, entrarono in contatto con alcuni carabinieri.

Venerdì 1 marzo, Punto Radio ha ospitato due rappresentanti degli studenti cascinesi, che durante la trasmissione Primo Piano, hanno rilasciato una lunga intervista sui motivi e le finalità della protesta (il podcast è riaascoltabile QUI).

 

Qua sotto pubblichiamo il testo integrale inviato alle redazioni e sottoscritto da un gruppo di docenti e personale ATA

In merito alla vicenda della protesta studentesca all’istituto A. Pesenti dei giorni 29-31 gennaio 2019 e dei successivi sviluppi, in particolare alcuni articoli apparsi sulla stampa locale e da ultimo un’interrogazione parlamentare da parte dell’on. Donatella Legnaioli, i/le sottoscritti/e avanzano le seguenti considerazioni:

1) La gestione della situazione della mattina del 29 gennaio ci è sembrata eccessivamente contrappositiva rispetto agli studenti: l’intervento delle forze dell’ordine è stato a nostro avviso sproporzionato a fronte di una protesta che si è mantenuta sempre nei limiti di un’assemblea assolutamente pacifica. Riteniamo che il dialogo sia sempre preferibile all’intimidazione e alla minaccia di provvedimenti, soprattutto in una situazione che secondo noi avrebbe dovuto essere gestita in modo dialogante.

2) Alcuni articoli della stampa locale riportano i fatti in modo piuttosto confuso, a tratti allusivo e forzato in molti passaggi; ciò non aiuta a fare chiarezza e può ingenerare la falsa impressione di un inesistente atteggiamento antagonistico da parte di alcuni di noi.

3) Ribadiamo, come già espresso nel comunicato dell’assemblea autoconvocata di docenti del 29 gennaio, la nostra volontà di confrontarci serenamente e costruttivamente con gli studenti e di ascoltare seriamente le loro ragioni: l’educazione alla cittadinanza, prerogativa della professione docente, deve essere sostanziata anche con il riconoscimento del diritto al dissenso.

4) Ma soprattutto, esprimiamo piena solidarietà a tutti i docenti e gli studenti che quella mattina si sono trovati a dover fronteggiare una situazione che all’improvviso è diventata loro malgrado caotica e insicura, e in particolare a chi ha semplicemente cercato, nell’ambito della sua funzione docente, di riportare la calma e la sicurezza all’interno delle mura scolastiche.

 

Questo il video della puntata di Primo Piano dedicata agli studenti del Pesenti

Qua sotto il volantino affisso all'entrata dell'istituto occupato dagli studenti

Qua sotto il testo del documento elaborato dagli studenti del Pesenti durante l'occupazione dello scorso gennaio

MANIFESTO PESENTI OCCUPATO

Dal giorno 29.01.2019, gli studenti riuniti in assemblea permanente dell’Istituto Antonio Pesenti di Cascina dichiarano l’occupazione dello stabile come forma di manifestazione.

Alla luce dell’ondata di protesta che, partita dalle scuole superiori di Livorno, si è estesa fino alla nostra provincia, anche noi studenti dell’istituto A. Pesenti abbiamo deciso di prendere una posizione in merito.

Questa necessità, che riteniamo comune anche al corpo docenti e al personale ATA, scaturisce da disagi di vario genere. Questi spaziano dai più tangibili nelle attività scolastiche quotidiane fino a malesseri riscontrabili nell’ordinamento scolastico. In particolare, la denuncia degli studenti si rivolge all’attuale Governo, non in grado di rappresentare la Scuola, in quanto incapace di adottare riforme adeguate alle reali necessità di essa.

Di seguito riportiamo le motivazioni più specifiche emerse da un primo confronto tra gli studenti.

1. Gli studenti si oppongono ai continui tagli effettuati dai Governi ai fondi scolastici, che fanno perdere di vista quello che è il vero obiettivo della Scuola, ovvero formare i cittadini del domani. Ciò si ripercuote anche nelle gravi carenze strutturali presenti nel nostro Istituto.

2. Per anni, l’Istituto Pesenti ha avuto la grande fortuna di possedere uno spazio come l’Auditorium, riservato a momenti di confronto e aggregazione. Tuttavia, la mancata manutenzione di quest’ultimo e la sua conseguente inagibilità hanno privato studenti e docenti di un diritto legittimo quale l’assemblea d’istituto, sede dove gli studenti hanno la possibilità di esprimersi e dibattere apertamente di problematiche inerenti alla politica d’istruzione e alla didattica

3. Gli studenti, inoltre, ritengono che l’Istituzione risulti carente nell’ambito, spesso trascurato, riguardante la formazione dell’alunno in quanto cittadino del mondo e futuro membro della società. Lo studente ha il diritto a una comprensione totale di quest’ultima e dei suoi aspetti affini, per potersi integrare e di conseguenza apportare delle migliorie in futuro.

4. Gli studenti invitano le Istituzioni, in ultimo, a non dimenticare che la Scuola deve rappresentare, oltre che un luogo di formazione, un ambiente di aggregazione dove i ragazzi trascorrono gran parte del loro tempo. Diventa quindi importante non trascurare aspetti materiali quali riscaldamenti, servizi igienici adeguatamente attrezzati e servizi di distribuzione automatica fruibili a tutti.
In conclusione gli studenti si dichiarano consapevoli che la forma di disobbedienza civile adottata, possa suscitare opinioni diverse. Tuttavia, questi invitano chiunque legga questo documento a soffermarsi sui punti sopra elencanti, così da comprendere i disagi degli studenti e la loro necessità di instaurare un dialogo costruttivo.
Gli studenti riuniti in assemblea permanente dell’Istituto Antonio Pesenti.

 

carlo.palotti