Occupazione di case popolari, pugno di ferro dell'amministrazione

Cronaca
Politica
PISA e Provincia
Giovedì, 15 Novembre 2018

Il brutto episodio di cronaca nera che ha visto nei giorni scorsi protagonista una giovane donna moldava segregata e violentata ripetutamente all'interno di uno appartamento occupoato abusivamente (leggi qui), ha rinvigorito la discussione politica sulla necessità di provvedimenti urgenti per chi occupa case di edilizia popolare.

 «Subito un coordinamento con Prefettura e forze dell’ordine per il monitoraggio e la definizione di interventi immediati di sgombero delle case popolari occupate, afferma l’assessora alla sicurezza Giovanna Bonanno. Il recente gravissimo fatto di cronaca – continua Bonanno - conferma una volta di più l’urgenza di realizzare un reale contrasto dei fenomeni di illegalità come previsto in uno dei punti del programma di mandato che il sindaco Conti ha presentato nell’ultimo consiglio comunale. La nostra priorità è ristabilire la sicurezza, individuando e contrastando luoghi in cui si possono nascondere sacche di delinquenza e di impunità».

L’alloggio di edilizia residenziale pubblica in via Puglia si trova all'interno di un complesso ormai vecchio e fatiscente, ai limiti della vivibilità, è gestito da Apes ed è proprio li che si sono svolti i drammatici fatti che hanno visto protagonista la donna di 29 anni. L'appartamento era stato regolarmente assegnato il 31 maggio ma già il 19 giugno era stata accertata una prima occupazione abusiva conclusasi con lo sgombero e la muratura dell’ingresso. Nei giorni successivi la polizia Municipale del Comune di Pisa era dovuta nuovamente intervenire nell’alloggio e aveva denunciato la presenza di una persona occupante abusiva, diversa dalle persone che usavano illegalmente l’alloggio al momento dei fatti di cronaca di questi giorni.

«Con il nostro insediamento abbiamo iniziato, insieme ad Apes, una mappatura delle case occupate abusivamente, conclude Gianna Gambaccini, con l’obiettivo di rientrare nella piena disponibilità degli alloggi per riassegnarli agli aventi diritto, applicando il nuovo regolamento sull’emergenza abitativa per quei casi che hanno i requisiti di legge»

massimo.corsini