Olivia Picchi del PD: "Investiamo in cultura ma non a parole"

Politica
PISA e Provincia
Lunedì, 3 Febbraio 2020

In un comunicato stampa la consigliera comunale del PD, Olivia Picchi striglia la Giunta Conti sul tema della programmazione culturale a Pisa: diminuzione risorse, biblioteca comunale con orari di apertura ridotti, ma soprattutto sulla richiesta di collaborazione fatta dalla Giunta ai Comuni di San Giuliano Terme e Calci sul progetto di Pisa Capitale Italiana della Cultura 2021, quando poco tempo fa la stessa Giunta di centro destra li aveva messi alla porta scegliendo di avere rapporti solo con il Comune di Cascina

 

Concordo con Conti. Investiamo nella cultura ma facciamolo seriamente

Questa volta sono d'accordo con il Sindaco di Pisa: la cultura non è questione del colore politico della maggioranza che guida una città.
La cultura è patrimonio di tutti o almeno dovrebbe esserlo e certamente non motivo di divisione o rivalità fra città concorrenti. 
Se alziamo il livello di discussione, avere 4 (ora 3) candidate Toscane da un punto di vista di marketing territoriale dà opportunità enormi: sono mesi che l'argomento e le bellezze delle varie città candidate sono sui giornali e poi da questo, al di là di chi sarà il vincitore, potrebbe nascere un progetto di promozione territoriale più ampia.
Con l'intervento di oggi però Conti fa il contrario, chiede ai suoi colleghi di scegliere fra Pisa e Volterra. Ignora Conti che la provincia di Pisa è ampia e variegata e che ci sono Comuni lungo l'arno che comunque hanno relazioni ed interessi anche con Volterra. Se qualcuno farà una scelta non può certo essere con il messaggio che Conti nelle sue dichiarazioni lancia: Pisa è di per sè superiore agli altri. Concetto che, se anche fosse vero, non può certo stare nelle parole di un Sindaco.
Soprattutto mi sembra una richiesta tardiva e strumentale. La candidatura a capitale della cultura poteva essere l'occasione di fare rete e ben prima di annunciarla Conti, se è in buona fede, doveva coinvolgere i Comuni della zona pisana, cercando relazioni con Calci per la Certosa o con SGT per il turismo termale ad esempio. Relazioni che avrebbero portato frutti al di là dell'occasione imminente. 
Stride l'appello di Conti per altri motivi, questa maggioranza ha scelto di rompere i rapporti con i Comuni dell'area pisana sciogliendo la convenzione per il piano strutturale intercomunale dell'area pisana mantenendo solo i rapporti con Cascina. L'urbanistica è questione di colore politico evidentemente. 
A palazzo intanto aspettiamo, come da noi richiesto, il ripristino dei fondi al Teatro Verdi, il ripristino dell'organico dell biblioteca comunale per garantirne l'apertura, la destinazione di fondi per le attività culturali in città e un piano reale per la cultura e il turismo come volano per l'economia cittadina.
La candidatura a capitale della cultura non può limitarsi agli annunci è un'occasione reale che non può essere ridotta a qualche rigo per i post sui social.

Olivia Picchi
Vicepresidente commissione cultura

 

redazione.cascinanotizie