Oltre 20.000 mascherine sequestrate al Galilei
I dispositivi al centro di una probabile speculazione, ad insospettire l'agenzia delle dogane il fatto che fossero state acquistate da due aziende fuori dal campo medico
Business delle mascherine e sospetta speculazione è questo il motivo per cui i funzionari dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli del distaccamento presso l'aeroporto Galilei di Pisa, per ordine del Commissario straordinario per l'emergenza Covid-19 Domenico Arcuri, hanno requisito un carico complessivo di 20.800 mascherine provenienti dalla Cina.
Il carico è stato destinato alla Protezione Civile regionale, che provvederà a distribuirle alle aziende sanitarie, ospedaliere o alle strutture che ne hanno maggiore necessità.
L’agenzia esegue controlli capillari giornalieri per assicurare la priorità nel rendere immediatamente disponibili tutti i dispositivi di protezione per far fronte all'emergenza sanitaria internazionale in corso".
L'operazione andata in scena al Galilei rientra nei controlli svolti al fine di contrastare pratiche di accaparramento o speculazione, legate alla grande richiesta dei dispositivi di protezione ed alla loro conseguente carenza. Nel caso specifico le mascherine requisite erano state acquistate da aziende non facenti parte del settore dei dispositivi medici, facendo così scattare la segnalazione da Pisa alla sede centrale dell'Agenzia delle Dogane.