One Billion Rising a Cascina: "non c'è rivoluzione senza solidarietà"

Oggi pomeriggio, dalle 15.30 in poi, in Piazza dei Caduti a Cascina, si è svolta la manifestazione di One Billion Rising: donne, uomini, ragazze e ragazzi si sono radunati tutti insieme per gridare un sonoro NO alla violenza sulle donne e un altrettanto sonoro SI alla solidarietà e alle differenze. "Non c'è rivoluzione senza solidarietà", diceva Eva Ensler, famosa drammaturga autrice de "I monologhi della vagina" (1996). Presenti anche associazioni e istituzioni come Casa della Donna, Nuovo Maschile, Comune di Calci, Comune di Vicopisano, One Billion Rising Pontedera e Aied.

Si è tenuto anche un ballo di gruppo, sulle note di "Break the chain" ( lett. "rompi la catena"), dove i partecipanti si sono cimentati in una coreografia impegnativa, guidati dall'attivissima Elisa Callari. Sono stati molto belli e toccanti due interventi di due bambine, molto coraggiose, che hanno deciso di propria spontanea volontà di prendere la parola in chiusura di manifestazione, condannando senza mezzi termini sia il bullismo nelle scuole che la violenza sugli altri, "perché nel mondo siamo tutti amici", hanno detto. Semplici parole, ma che dette da due bambine hanno un effetto molto più forte.

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Tutto questo deve servire, questo lo scopo alla base della manifestazione, a far trovare coraggio a tutte quelle persone, in primo luogo donne, che, anche se vittime di violenze molto gravi, possano trovare volti amici in persone che possono aiutarle, oppure che trovino la forza di sporgere denuncia nei confronti di chi non si fa scrupoli ad usare violenza, che sia fisica e/o psicologica. Per rompere, per dirla con'immagine efficace, quel "soffitto di cristallo", che rappresenta così bene la condizione femminile: vedere cosa c'è fuori, l'emancipazione, ma non poterla raggiungere.

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Appuntamento al prossimo anno, dunque, con la volontà, ha specificato Elisa Calalri in chiusura, di organizzare un flashmob coinvolgendo anche Pisa e Pontedera.

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Interviste di Carlo Palotti