Operazione "Cavalieri 2018". No alla modica quantità, vittoria della Procura di Pisa

Cronaca
PISA e Provincia
Giovedì, 21 Marzo 2019

I 24 indagati dell'operazione "Cavalieri 2018" ora rischiano davvero la galera.

Con una conferenza stampa aperta ai media, Alessandro Crini, Procuratore capo di Pisa, ha annunciato la svolta.

Nel dicembre 2018, a seguito di una lunga operazione di contrasto allo spaccio portata avanti dalla Procura di Pisa e dalla Polizia di stato, 27 persone finirono in manette per poi essere quasi tutte rilasciate in attesa del processo (leggi anche: Così siamo entrati nel cuore dello spaccio a Pisa)

Infatti, poiché colti dagli agenti a spacciare piccole quantità di stupefacente, gli indagati, fino ad oggi, potevano contare sulle attenuanti, con conseguente riduzione delle pene previste dal comma 5 dell'Art.73.

La Procura di Pisa, però, aveva fatto appello presso il Tribunale del Riesame di Firenze che nelle scorse ore si è pronunciato in suo favore.

I reati attestati ai 24 indagati (10 dei quali in carcere perché sorpresi a Pisa anche se con foglio di via), sono stati quindi inquadrati diversamente e al posto della modica quantità e dello spaccio di piazza, è stato considerato il meccanismo dello spaccio di gruppo da parte di più persone e nella medesima zona (la stazione Fs di Pisa), con approvigionamento continuo di stupefacente da spacciare.

Da questa decisione, anche quella conseguente di passare al comma 5 dell'Art.73, che prevede pene più severe e quindi la possibilità reale di finire in carcere. Infatti, se non faranno ricorso, i 14 indagati ancora a piede libero saranno nuovamente incarcerati.

Alla base della decisione, che non considera gli indagati in associazione, la presa d'atto del contesto in cui gl indagati erano stati arrestati: un contesto che prevede proprio lo spaccio di piccole quantità.

Una vittoria per la Procura di Pisa, che era arrivata all'arresto degli indagati dopo lunghi mesi di lavoro sul campo, tramite l'utilizzo di agenti sotto copertura.

Pisa, comunque, con i suoi circa 600/700 reati all'anno (2/3 di Firenze, il doppio di Livorno, il triplo di Siena e Arezzo) resta una delle città più problematiche in Toscana. Una città piccola con problematiche metropolitane.

Una città con diverse criticità e in cui le forze del'ordine lavorano con impegno nel contrasto ai reati, ma che, ancora oggi, vive un cronico sottodimensionamento del personale necessario al controllo del territorio.

redazione.cascinanotizie