Opposizione da Guerra Fredda. Rollo e Cosentini: il sindaco Betti ne ha per tutti
Dopo i duri attacchi degli scorsi giorni, Michelangelo Betti replica senza indugi ai suoi due competitori più agguerriti
Il sindaco di Cascina non ci sta e a seguito dei comunicati inviati dalle opposizioni, rimarca due dati del primo anno di mandato Betti: +25% di consigli comunali, approvazione totale di tutti gli atti presentati dalla maggioranza.
Scrive Michelangelo Betti
Un'opposizione senza argomenti
A fine ottobre, con la chiusura del primo anno di amministrazione, il consiglio comunale si è riunito per venticinque volte. Nel triennio 2017-18-19 la media era sulle venti sedute annue. Il dato di questo 25% in più di riunioni del consiglio racconta da solo la crescita dell’attività degli eletti e degli amministratori. Un altro dato essenziale: in questo primo anno di mandato gli atti presentati dalla maggioranza sono stati tutti approvati. Tutti. Da parte delle opposizioni pare, purtroppo, non ci sia la sufficiente onestà intellettuale per tenere di conto di questi due dati.
Sono personalmente stupito che le (divise) opposizioni non si siano già annoiate di se stesse: da un anno usano le stesse argomentazioni e gli stessi termini. In una politica di slogan.
Leonardo Cosentini si riferisce al Piano strutturale intercomunale Cascina-Pisa. L’attuale amministrazione, come anticipato in campagna elettorale, lavora per adeguare uno strumento che avrebbe costruito ed elaborato in maniera diversa, ma riavvolgiamo il nastro: il Piano è stato adottato nell’ultima seduta del mandato scorso, passando col minimo dei voti, con defezioni nella maggioranza di destra e per il voto di una consigliera eletta col Pd, passata prima al gruppo socialista e poi a Forza Italia. Un’adozione forzata (da una maggioranza che non era più tale) per un atto di pianificazione strategico e a lungo termine per il territorio. Da alcune settimane il capogruppo della Lega lamenta anche i numeri dei dipendenti degli uffici comunali, come se fino a 12 mesi fa non fosse il suo partito a essere in cabina di regia per definire pianta organica e assunzioni. E Cosentini pare infiine convinto che i cittadini non vedano che certi atti amministrativi “necessari” sono approvati dalla Lega a Pisa, ma criticati dalla Lega a Cascina.
Un caso a parte rappresenta Dario Rollo. Col passare dei mesi il consigliere, affermando di non voler adottare il politicamente corretto, ha scelto un linguaggio sempre “sopra le righe” e a volte non scendere al suo livello è una scelta difficile. Descrive il suo mandato di sindaco facente funzione come un’età dell’oro per il Comune di Cascina, e quasi dispiace che quell’età sia durata solo un anno. Un anno in cui ha confezionato un bilancio preventivo da campagna elettorale, lasciando in eredità le questioni più complesse.
Un ultimo appunto sull’uso dei social. Devo ammettere che Rollo e Cosentini, divisi su tutto, su questo ritrovano l'unità: ritengono opportuno dare spazio sulle proprie pagine a un condannato per stalking. Il segnalare questo eccesso di indulgenza diventa un’azione da Kgb. Un armamentario lessicale da guerra fredda nell’epoca di Internet 2.0 e delle fake news. Si mantengono un po’ fuori dal tempo.