Opposizioni all'attacco sul PinQua
A Cascina continua la battaglia sul progetto di rigenerazione urbana presentato dal Comune
Dalle opposizioni in consiglio comunale parte l'attacco all'amministrazione guidata dal sindaco Michelangelo Betti, accusata di non volersi confrontare democraticamente sul progetto di rigenerazione urbana PinQua, appoggiato dalla Regione Toscana e passato alla seconda fase del bando nazionale, insieme ad altri due progetti analoghi presentati a livello regionale.
Scrivono le opposizioni
I consiglieri di opposizione del comune di Cascina accusano il PD di negare il confronto democratico appellandosi ad un regolamento che si usa solo a tornaconto personale. “Se non vivessimo in una democrazia nella quale il rispetto della legge, delle regole e degli avversari politici costituiscono le sue fondamenta, se ci trovassimo in uno Stato autoritario-dittatoriale, questa nuova amministrazione sarebbe ottima per gestire il ministero della propaganda”.
Parole pesanti quelle espresse dall'opposizione che ripercorre l’iter della mozione presentata dal gruppo Valori e Impegno Civico Dario Rollo con la condivisione di tutti i gruppi di minoranza relativamente alla costituzione della commissione di controllo e garanzia sul progetto Pinqua.
“La mozione per la costituzione della commissione, inizialmente presentata il 12 aprile da Dario Rollo e Lorenzo Peluso, era stata inserita all’ordine del giorno del consiglio del 22 aprile ma, per un mero vizio di forma, è stata successivamente rimossa. In data 16 aprile, con la firma anche dei gruppi Lega, FdI e lista civica Cosentini, abbiamo nuovamente protocollato l’atto nei termini previsti dall’art. 53 comma 5 del regolamento affinchè fosse inserito in discussione nella prima seduta di consiglio comunale successiva all’acquisizione a protocollo dell’atto, e cioè del 22 aprile.
Ed è proprio qui la beffa. Si interpretano gli articoli del regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale a proprio piacere, quando la capigruppo è sovrana su tutto, quando non può decidere e quando lo fa solo a tornaconto della maggioranza. Nonostante il rispetto delle procedure e le dichiarazioni dello stesso presidente del consiglio sull’errore commesso, il PD ha negato la discussione su un tema molto importante, sul quale è necessario fare chiarezza nell’interesse della città e a favore del Pinqua stesso.
Dimostrazione che hanno paura del confronto, hanno timore che la commissione possa, una volta insediata, analizzare atti, documenti, procedure e sentire tutti gli attori coinvolti nella procedura di affidamento e progettazione. Avranno per caso qualcosa da nascondere? – si domandano i consiglieri.
E’ chiaro che, nel caso in cui si ravvisassero atti illegittimi o contrari alla corretta gestione dell’amministrazione pubblica, sarà cura dei consiglieri comunali presentare le opportune denunce alle autorità competenti. Usare stratagemmi per fuggire dal confronto è un classico della scuola PD” - continuano - “del resto come ha dimostrato Giani con i recenti avvenimenti sull’inchiesta KEU e il famigerato emendamento pro-conciatori, le regole per il Partito Democratico sembrano fatte per essere infrante. La nostra azione di controllo sarà sempre massima e non sarà certo fermata da questi modi dittatoriali utilizzati dal PD o le minacce di querela avanzate sulla stampa dal sindaco a qualche esponente della minoranza – concludono i consiglieri di opposizione.