Ordinanza Vettovaglie: Il PD all'attacco della giunta leghista
L'ordinanza di piazza delle Vettovaglie, per i consiglieri Dem, è dannosa e discriminatoria
«E' questo il sostegno della manovra Riapri Pisa alle attività chiuse da due mesi?» Si chiedono i consiglieri comunali del Partito Democratico Olivia Picchi e Vladimiro Basta, che poi attaccano: «È dal suo insediamento che Conti cerca un pretesto per far chiudere definitivamente i locali di piazza delle Vettovaglie e non solo. Il pretesto è arrivato, si utilizza il covid19 per mantenere promesse elettorali, poco importa se la misura è giusta e risolve o meno i problemi, a questa Giunta interessa solo l'annuncio. La posizione di Conti è semplicistica e irresponsabile: si individua un nemico, si fa le multe, si chiudono i locali. Andare avanti a suon di ordinanze oltre a non risolvere il problema crea solo danno a quegli esercenti che in questa città ci investono e alla vivibilità di chi nella propria città ci vuole vivere e anche divertirsi».
«Il Covid poteva essere un'occasione per sperimentare nuovi metodi come fanno gli altri capoluoghi, proseguono i due consiglieri. Firenze, Bari, Milano implementano progetti innovativi di diffusione della cultura del divertimento sano, di qualità che si coniughi con il rispetto della quiete. Elemento fondamentale per una città universitaria in considerazione del peso che l'università stessa ha nell'economia cittadina».
Sono poi cinque i quesiti che Olivia Picchi e Vladimiro Basta pongono al primo cittadino Leghista: che differenza c'è fra piazza Vettovaglie e l'attigua piazza Sant'omobono o le logge in Borgo Stretto? cosa impedirà alle persone di spostare semplicemente l'assembramento nella via vicina? pensa a un ristoro per i bar, i ristoranti e altri esercizi che rispetto a quelli delle vie limitrofe subiscono restrizioni? Si pensa, leggiamo dai giornali, a un'estensione ad altre aree della città. In questi giorni di lockdown le piazze anche in pieno giorno sono state teatro di spaccio e risse. Questo fatto non l'ha portata a pensare che il fenomeno è complesso e che una città vuota è una città più insicura? Non ha pensato al ruolo di presidio di sicurezza che svolgono i locali?
«Oggi, prosuguono i consiglieri Dem, dopo due mesi di chiusura delle attività ci si sarebbe aspettati che la Giunta Conti mettesse in atto misure a sostegno dei settori maggiormente colpiti (noi di proposte ne abbiamo fatte molte), invece si legge di ordinanze che determineranno la chiusura di molte attività con ricadute enormi anche sul piano occupazionale ed in termini di attrazione turistica. Solo in Piazza delle Vettovaglie (senza contare minimarket e kebab), ci sono 10 esercizi che danno lavoro a circa 40 persone. Dalla chiusura anche i loro fornitori avranno un danno non da poco pensando che solo un bar muove circa 100.000,00 € di ordinazioni».
«Suggeriamo a questo punto al Sindaco di cambiare il nome del piano da Riapri Pisa a Chiudi Pisa. Da città della quiete (slogan di questa maggioranza) a città morta il passo è breve. Quando ce ne accorgeremo degli effetti di questi provvedimenti temo sarà tardi», è l’amara conclusione di Olivia Picchi e Vladimiro Basta