Ossigeno Liquido. Con T'amerei anche se fossi brutto tra i nostri fantasmi nel racconto di Alice Giulia Di Tullio e Michele Santeramo

Cultura
PISA e Provincia
Lunedì, 22 Luglio 2024

Inizia una nuova settimana a Collinarea, tra tramonti dal Castello dei Vicari, e Alessandro Benvenuti

Di Giacomo d'Alelio.

Tra Rossana di Cyrano de Bergerac e le memorie comiche di Alessandro Benvenuti, inizia la settimana di Collinarea, Festival del Suono, all’insegna dello spettacolo di qualità. Per partire oggi dalle 20 con l’esperienza suggestiva di "Io, Bohèmien", dal tramonto del Castello dei Vicari (Lari).

In arrivo una nuova settimana all’insegna dello spettacolo di qualità a Collinarea, Festival del Suono, il progetto artistico multidisciplinare realizzato da Sartoria Caronte e diretto dal regista e suo fondatore Loris Seghizzi e dal sound designer di fama internazionale Mirco Mencacci.

Dopo un weekend che ha visto la partecipazione entusiasta degli spettatori al Parco fluviale di La Rotta, frazione del Comune di Pontedera, con l’indimenticabile Follia (creazione e coreografia di Laura Toth, alla creazione e danza: Krisztina Baumgartner, Anett Békési-Szombati, Kornélia Mangi, Anna Szilvási), per iniziare da quest’anno una collaborazione triennale del festival col comune pontederese, a la Rotta valorizzata dal lavoro costante dell’associazione locale Gruppo Il Mattone; e il concerto evocativo del gruppo “Musica Officinalis” alla Corte Aquisana di Casciana Terme, all’interno della Festa per celebrare i suoi primi mille anni tra cena e rievocazione storica (alla regia Loris Seghizzi), in collaborazione con l’Associazione "Il Risveglio del Borgo”.

Oggi invece si partirà alle 20 a Lari, dalla location suggestiva del Castello dei Vicari con il tramonto ancora più ammirabile da lì grazie all’esperienza di musica collettiva che sarà "IO, BOHÈMIEN: KIRTAN".

Un momento musicale per adulti e bambini tramite la via naturale del ritmo. Attraverso le percussioni del mondo per conoscere e scoprire il proprio talento musicale. Un momento magico per condividere la bellezza di musica e natura.

Protagonista del tramonto, Roberto Kirtan Romagnoli, in un momento intimo e sorprendente che sta diventando "Io, Bohèmien", occasione per conoscere meglio gli artisti del Festival, nell’anno in cui Collinarea vede chiudersi il programma triennale che con Connessioni© ha esplorato il mondo di Puccini, quest’anno con la riscrittura “Bohème, la povertà mi è lieta” (2 e 3 agosto, Lari).

Si proseguirà al Teatro Comunale alle 21 con “T’amerei anche se fossi brutto”, produzione Collinarea Festival del Suono 2024 (in replica il 23 luglio pre 21), prima nazionale liberamente ispirata al testo di Michele Santeramo, protagonista Rossana (interpretata da Alice Giulia Di Tullio), il cuore d'amore della tormentata storia di Cyrano de Bergerac; e proprio lei la racconta "dal suo punto di vista di vecchia, reclusa e sospesa in un convento da quando tutto quel tumulto di passioni, sviste, avventure e tragedie sono diventate troppo - come ci racconta dalle note di regia Ileana Falcone. "Dentro i confini della sua stanza ripercorre quegli eventi senza sosta, perché sicuramente c’è ancora qualcosa da vedere, da capire. Ma qualcosa sfugge sempre, un senso, una parola, uno sguardo…dentro quei confini.
E insiste Rossana, nonostante tutto lei insiste che vita viva altro non può essere che sentimento profondo, intenso, e inarrestabile, e va bene anche il tormento e persino la tragedia, purché sia vita viva, e non la morte della concretezza. E ci incalza a guardare anche alle nostre vite, ai nostri amori di routine, a chi abbiamo a fianco, agli anni che passano e a dove siamo finiti dopo tutto quello che avevamo sognato.”

Per concludere alle 22 a Piazza Matteotti con le "Pillole di Me" di Alessandro Benvenuti, memorie comiche che saranno "Pillole di me, ossia un po’ di robe comiche, un po’ recitate, un po’ lette - come si legge dalle note di Benvenuti - per raccontare a quelle orecchie che vorranno ascoltarmi, il mio divertimento nel vivere una vita sul filo di una comicità condensata in pillole salvifiche che proteggono il cervello e la sua cugina Anima, dal brutto che l’esistenza ogni giorno ci propone con sadico entusiasmo, senza che nessuno le abbia minimamente chiesto niente.

Avrei potuto scrivere “cavalli di battaglia”. Molti colleghi, arrivando a proporre un recital di monologhi tra i più apprezzati della loro carriera, usano quella forma lì per spiegare che cosa andrà a vedere lo spettatore. Diciamo che di questi tempi però di ‘battaglie’ ce ne sono anche troppe nel mondo che alimentano stupide, feroci, quanto inutili guerre. Così ho optato per un titolo dal sapore un po’ medicamentoso: “Pillole di me”, appunto. Niente di chimico, pastiglie fatte di erbe vispe e naturali cresciute negli orti di casa mia. Spero che almeno per una sera diano a chi vorrà inghiottirle un po’ di ascetico sollievo".

In attesa che inizino le danze stasera tra musica e teatro, riascoltiamo l’intervista a Ossigeno Liquido di Michele Santeramo e Alice Giulia Di Tullio su "T’amerei anche se fossi brutto”.

Per info e contatti
www.collinarea.it

 

redazione.cascinanotizie