Palazzo Reale riapre al pubblico

Cultura
PISA e Provincia
Mercoledì, 23 Settembre 2020

Da sabato 26 settembre il Museo Nazionale di Palazzo Reale riapre al pubblico completando così  il piano di graduale riapertura dei musei statali della Direzione regionale musei della Toscana a Pisa e provincia.E la sera di sabato 26 grande apertura serale

La riapertura rispetta tutte le norme di sicurezza previste per  i visitatori, il personale, gli ambienti e le opere, in linea con le indicazioni del Comitato tecnico scientifico nazionale e della Direzione Generale Musei del Mibact.

Il Museo Nazionale di Palazzo Reale sarà aperto il lunedì, giovedì e venerdì,  con ingresso alle ore 9.00, 11.00, 15.00, 17.00 e il sabato, con ingresso alle 9.00 e alle 11.00, per un numero massimo di 15 visitatori per turno, su prenotazione.

La sera di sabato 26 settembre il museo propone straordinariamente tre ingressi alle ore 20.00, 21.00 e 22.00, in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, con biglietto al costo simbolico di 1 euro e una visita guidata gratuita alle collezioni alle ore 21.00.

L’attuale aspetto di Palazzo Reale, dimora dei Medici, dei Lorena e dei Savoia, è frutto dell’intervento architettonico voluto alla fine del XVI secolo da Francesco I de’ Medici, che decise di abbandonare il “Palazzo Vecchio” adiacente alla chiesa di S. Matteo per acquistare terreni ed edifici tra la chiesa di S. Nicola e l’Arno. Il palazzo fu costituito da unico edificio con facciata sul Lungarno. Tra gli edifici pre-esistenti fu risparmiata la torre della Verga d’Oro, dalla quale la tradizione vuole che Galileo  abbia mostrato il funzionamento del cannocchiale al Granduca Cosimo II. L'edificio ospita il Museo Nazionale di Palazzo Reale, istituito nel 1989 e oggi afferente alla Direzione regionale musei della Toscana. Il palazzo, ristrutturato nel 2001, ha recuperato ambienti e collegamenti con gli edifici adiacenti che costituivano il complesso della corte granducale. Progettato come museo della corte e dei costumi pisani, conserva l’aspetto della residenza patrizia, con arredi e mobilia dei secoli XVII-XIX, e raccoglie numerose testimonianze delle famiglie che vi hanno abitato: dipinti, ritratti, arredi, arazzi, armature. Da non perdere, nell'anno delle celebrazioni del cinquecentenario della morte di Raffaello, il Miracolo degli Impiccati, uno scomparto di predella opera giovanile del maestro di Urbino, del 1500-1501, recentemente acquisito digitalmente e apprezzabile in alta definizione grazie alla collaborazione tra il museo e Haltadefinizione, tech company di Franco Cosimo Panini Editore .
Tra le opere in esposizione arazzi di manifattura fiamminga e fiorentina, il ritratto di Eleonora di Toledo del Bronzino, del 1549, e l'abito di corte di colore rosso cremisi che forse a lei appartenuto, una testimonianza unica della moda in voga alla corte dei Medici alla metà del Cinquecento, le antiche armature del Gioco del Ponte (che si svolge l’ultimo sabato di giugno sul Ponte di Mezzo) risalenti ai secoli XV e XVII. 
In esposizione anche la collezione del chirurgo Antonio Ceci e la gipsoteca e i dipinti di Italo Griselli, tra i maggiori scultori-ritrattisti italiani della prima metà del Novecento.
Tra le acquisizioni più recenti sono i dipinti di Plinio Nomellini, Spartaco Carlini, Galileo Chini, Mino Rosi e Gianni Bertini.

redazione.cascinanotizie