Palio di San Ranieri: carenze, pochi soldi, programmazione scarsa. Biondi (PD) mette nel mirino il Comune
Comunicato del consigliere dem
La città di Pisa è storicamente legata all’elemento acqua, inteso sia come fiume sia come mare. L’acqua ha rappresentato per Pisa l’aspetto principale della sua storia come repubblica marinara. Il rapporto tra il fiume Arno e la città si è nel tempo deteriorato, senza piu’ una vita in simbiosi, di continue relazioni e con sporadici contatti. Ogni anno per il giorno del patrono si svolge il palio di San Ranieri.
Le prime tracce del palio marinaro pisano risalgono al XIII secolo quando le cronache ricordano un palio svoltosi nell’anno 1292 in occasione delle celebrazioni in onore dell’Assunzione al cielo della Vergine.
La città di Pisa partecipa anche alla regata delle antiche repubbliche marinare, rievocazione storica, istituita nel 1955 con lo scopo di rievocare le imprese e la rivalità delle piu’ note repubbliche marinare.
Grazie ai fondi del PNRR il Comune di Pisa ha l’opportunità di progetti di riqualificazione di immobili e di realizzazione di nuove strutture.
In città vi sono quattro società che collaborano con il Comune di Pisa nell’organizzazione del palio di San Ranieri, negli ultimi anni a livello locale i contributi alle associazioni sono stati sporadici e gli interventi sulle strutture comunali date in concessione ad alcune di queste società sono stati quasi nulli. Le sedi delle società che collaborano nell’organizzazione del Palio del 17 giugno, tranne per quando riguarda la barca rossa che ha sede sul lungarno Guadalongo presso la struttura dei vigili del fuoco, sono in condizioni precarie, indecorose e non adeguate ad una città che ha una tradizione e storia importante con l’acqua e il fiume.
Dal 2018 l’imbarcazione di Pisa su 5 partecipazioni alla regata delle antiche repubbliche marinare è arrivata 4 volte ultima e 1 volta penultima, evidentemente la città non è stata in grado di creare un ricambio generazionale su chi scende sull’imbarcazione e non è stata in grado di sviluppare e sostenere adeguatamente le società che praticano gli sport sull’acqua. Soltanto investendo risorse nelle strutture delle società ed incentivando l’attività sportiva legata al fiume si può creare una nuova generazione che porti avanti il nome di Pisa nelle manifestazioni storiche e negli sport sull’acqua.
Visto che il Comune piu’ volte ha manifestato l’intenzione di investire nella navigabilità dell’Arno e prevede di realizzare uno scalo alla Cittadella con un investimento per quest’ultimo di circa 500.000 euro, credo che sia giunto il momento di impegnare delle risorse per riqualificare le sedi delle associazioni che collaborano nell’organizzazione del palio e, dove non fosse possibile, per realizzare delle nuove strutture adeguate ed idonee all’attività sportiva. Purtroppo durante il bilancio votato a fine 2022 la maggioranza ha bocciato uno specifico ordine del giorno che avevo presentato per investire risorse su queste strutture.
Non è accettabile come è stato per l’ultima regata delle antiche repubbliche marinare ospitare gli equipaggi di Venezia, Genova e Amalfi in strutture precarie, baracche di lamiera, insicure, alcune anche senza illuminazione, elettricità e spogliatoi, che immagine della città lasciamo anche ai visitatori e ai nostri ospiti? In queste condizioni come può anche una famiglia decidere di far avvicinare i propri bambini agli sport sul fiume.
Sicuramente nel programma del centrosinistra per la prossima consigliatura queste problematiche avranno le risposte che meritano.