Paolo Moschi: " SS68 chiusa, vogliamo una bretella"

Politica
VOLTERRA - VALDICECINA
Mercoledì, 18 Dicembre 2024

Il consigliere di "Volterra Civica" chiede all'Anas di procedere con la costruzione di una mini bretella per poter ricollegare Volterra a Colle Val d'Elsa e poi lavorare per ripristinare la SS68

Questo il comunicato integrale

La statale 68 è chiusa. Quello che sembrava impossibile, è successo. Qualche voce nei mesi passati, inclusa la nostra, aveva sottolineato il pericolo imminente, ma purtroppo da noi è più facile curare che prevenire.
Dal 13 dicembre, giorno della chiusura, molto è stato detto, e moltissime sono state le voci angosciate degli utenti della strada che si sono fatte sentire.
Ritengo che ci siano due dati degni di essere sottolineati, uno politico, l'altro tecnico.
Il dato politico è chiaro: la chiusura della SS 68 tra Volterra e Colle ci costringe ad un bagno di sana realtà. Se la viabilità a Volterra è tutta importante, esiste tuttavia una dimensione e una densità dei flussi che non è per tutte le strade uguali. Siamo alla fine dell'anno, eppure questa interruzione della viabilità è stata vissuta in città, giustamente, come il colpo di grazia per il turismo. Sì, possiamo dire che l'80% del flusso turistico ci viene da questo asse, e oggi è difficile sostenere il contrario come è stato fatto anche nel recente passato. Se consideriamo poi la forza lavoro, il pendolarismo, e gli spostamenti aziendali, ecco che anche qui il collegamento con l'asse Firenze  - Siena è di maggior lunga il più consistente, rilevante per Volterra e oltre. Se nel passato non è mancato chi, per motivi politici, ha voluto contrapporre le necessità di ammodernamento delle arterie, e raccontare novelle ai volterrani come se la 68 fosse una strada parco "bella così", inventandosi altre priorità a valle, ecco che la verità adesso ha bussato alla porta, facendo capire tutti che senza la 68, Volterra è perduta. 
Oltre il dato politico, che adesso è chiaro, c'è un dato tecnico. Il Compartimento Anas di Firenze, prima di procedere con una somma urgenza, ha preferito sondare la possibilità di "aprire" una mini-bretella, una piccola variante a monte della frana, con un tracciato diverso, nuovo. Questi lavori sono partiti, e a seconda di come procederanno sarà comprensibile se sarà sostenibile. L'altra ipotesi era la ricostruzione in loco del medesimo tratto. Come ho avuto modo di riferire all'ing. capo Liani, ritengo migliore l'attuale prospettiva, di aprire una piccola variante. Questo per un duplice motivo: è più veloce, e inoltre può essere l'inizio del lavoro sul tratto nuovo, più scorrevole e moderno, un lavoro che adesso non potrà più attendere e che dovrà essere richiesto a gran voce.
Personalmente debbo ringraziare i tanti amici che, in questi giorni, hanno fatto sentire la propria vicinanza, a partire dal Senatore Manfredi Potenti e dall'Onorevole Francesco Michelotti. Anche l'On. Chiara Tenerini si è interessata della frana e la velocità di questi interventi ci fa capire che Volterra non sarà lasciata sola.
Pertanto mi permetto un appello a tutte le forze che siedono in Consiglio Comunale: non solo sul ripristino, ma a questo punto sull'ammodernamento di questo tratto, fino a loc. San Francesco, non possono esserci più tentennamenti. Volterra, come per il Treno, deve mostrare la propria maturità, portando a casa un risultato che sarà ricordato dalle prossime generazioni. Del resto anche una volta sistemato questo tratto, poco più avanti ce ne sono almeno altri due a rischio: l'obiettivo quindi non può che essere un ammodernamento di cui Anas aveva intrapreso lo studio. E' il momento di metterlo e farlo rispettare come priorità assoluta per l'anno 2025.

Paolo Moschi
coordinatore Coalizione Volterra Civica

 

redazione.cascinanotizie