Parcheggi bici alla stazione, il PD accusa: «Servono infrastrutture, non solo multe»

Politica
PISA e Provincia
Mercoledì, 16 Luglio 2025

Pisa in ritardo sul Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS)

Il tema dei parcheggi per biciclette nei pressi della stazione centrale torna al centro del dibattito politico cittadino, con una dura presa di posizione da parte del consigliere comunale Enrico Bruni (Partito Democratico). Al centro della denuncia, la cronica carenza di spazi sicuri dove lasciare le bici in una delle zone più frequentate dai pendolari, aggravata secondo Bruni da un ritardo evidente nell’attuazione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) approvato nel 2019.

«Il problema non sono le biciclette fuori posto, ma l’insufficienza strutturale degli spazi disponibili – spiega Bruni – Le rastrelliere esistenti sono quasi sempre piene, e i recenti lavori di riassetto urbano non solo non hanno risolto il problema, ma hanno addirittura ridotto il numero di posti disponibili». Il disordine segnalato da cittadini e associazioni come FIAB Pisa, più volte documentato dalla stampa locale, secondo il consigliere non può essere affrontato solo con rimozioni forzate e sanzioni, ma necessita di un piano strutturale d’intervento.

Il gruppo consiliare del PD ha presentato un’interpellanza alla Giunta per chiedere conto dello stato attuale della zona ovest della stazione, dove si concentrano molte bici abbandonate, e soprattutto per conoscere le misure concrete in programma per migliorare l’accessibilità ciclabile dell’area.

Bruni ricorda gli impegni assunti con l’approvazione del PUMS, oggi largamente disattesi: «Entro il 2025, si prevedeva un aumento del 10% dei posti bici ogni due anni, l’installazione di rastrelliere sicure ovunque e la realizzazione di almeno quattro ciclostazioni protette. Invece, a oggi i nuovi stalli realizzati sono appena 114 contro i circa 600 previsti, e nessun parcheggio protetto è stato ancora costruito».

Il risultato è, secondo Bruni, un progressivo scoraggiamento all’uso della bicicletta da parte di cittadini e pendolari, con conseguenze anche sul traffico urbano e sull’inquinamento. «Non è necessario guardare troppo lontano per trovare buone pratiche – aggiunge – a Firenze, presso la stazione di Santa Maria Novella, esiste da tempo un parcheggio bici sotterraneo, collegato ai binari da un ascensore dedicato, gratuito per le prime 24 ore. È un’infrastruttura semplice ma efficace. Possibile che Pisa debba restare indietro?»

Per Bruni, la mobilità sostenibile non può esistere senza un’infrastruttura adeguata e una visione di lungo periodo, e non bastano gli slogan: «È il momento di passare dalle parole ai fatti».


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massimo.corsini