Parcheggio multipiano di Marina di Pisa. Opposizioni all'attacco del Comune
Nerini difende le scelte fatte dalla giunta Conti, oggi l'inaugurazione
Oggi, 29 luglio, l'inaugurazione del nuovo parcheggio multipiano di Marina di Pisa.
Un'opera promessa e promossa dalla giunta Conti, entrata nel mirino delle opposizioni in consiglio comunale e delle polemiche, soprattutto social, scattate nelle scorse ore.
A difesa del progetto è intervenuto Maurizio Nerini, marinese doc e consigliere comunale di Fratelli d'Italia.
Facciamo chiarezza sul progetto del “fast park” a Marina di Pisa: è completamente diverso da quello del 2017 che avevo personalmente osteggiato perché molto impattante.
É stato costruito dove già c'è un parcheggio, senza consumare suolo e senza distruggere nulla: purtroppo le dune sono state spianate decenni fa, prevede un solo piano al posto dei tre del precedente, ben inserito nel contesto e con tanto verde e ha ricevuto il benestare da Sovrintendenza e Parco.
Inoltre il primo progetto era a carico del Comune, questo è voluto dalla Regione con fondi esclusivamente dedicati a bandi per parcheggi scambiatori per le ciclabili, come quella del “Trammino” che corre vicino, i fondi regionali non si possono spostare su altro.
Speravo che gli sciocchi attacchi fossero finiti tempo fa, invece è sconcertante vederne di nuovi sui social, non si può discutere sul bello o brutto e nemmeno offendere chi lo ha progettato e realizzato... e poi: perché non potevo cambiare idea come ho fatto consapevolmente?
Domani il parcheggio aprirà, sarà fruibile alla stessa tariffa degli altri stalli blu cioè 50 centesimi l'ora oppure 4 € per l'intera giornata … un''altra opera a favore dei cittadini, il resto sono chiacchere.
Le accuse delle opposizioni in consiglio comuanle si muovono su più fronti: dai costi sostenuti per la realizzazione dei nuovi posti auto, all'opportunità stessa dell'opera, ormai consegnata ai cittadini e ai turisti del Litorale pisano.
Ha scritto Luigi Sofia, consigliere comunale della Sinistra Unita.
1,4 mln spesi per il nuovo parcheggio a Marina. 120 nuove auto a congestionare il traffico dentro il litorale. Pochi posti in più rispetto a quelli precedenti.
Per la destra, il futuro e i sogni hanno la forma dei parcheggi.
È il nuovo Fast Park a Marina.
Misure medievali per problemi attuali. In tutta Europa si immaginano modelli sostenibili tranne che in Italia, a Pisa, dove ogni scusa è buona per depositare colate di cemento per favorire il trasporto delle auto private. Come se questa estate rovente non fosse mai accaduta, come se il cambiamento climatico non esistesse e come se le auto private non contribuissero all'aumento della temperatura.
E mentre il Governo taglia 16 miliardi di PNRR, tra cui fondi contro il rischio idrogeologico, durante l'ultimo Consiglio Comunale hanno bocciato i nostri Ordini del giorno ambientalisti, dalla proposta di dotare la città di un "Piano di adattamento al cambiamento climatico" all'aumento delle rastrelliere in città e per le scuole.
Ha scritto Ciccio Auletta, consigliere comunale Diritti in comune: Una città in comune - Unione Popolare.
Conti e la "parcheggiate acuta". Fast Park a Marina, pensato dal centrosinistra e realizzato dal centrodestra.
Oggi sarà inaugurato il parcheggio Fast Park di Marina: l’ultimo episodio di una storia lunga e sinora senza fine.
Infatti la giunta Conti sta realizzando una Pisa a misura di parcheggio, in una città in cui sono disponibili solo 27 metri quadri di verde per abitante (Rapporto Ecosistema urbano 2020, Legambiente) e il consumo di suolo corre a ritmi alti: dal 2017 al 2021 sono stati consumati quasi 44 mila metri quadri (non c’è ancora il dato del 2022).
Tutto questo avviene in piena continuità con le politiche del centrosinistra: tra il 2006 e il 2017 furono cementificati quasi 142 mila metri quadri.
Oggi, la destra ha pianificato la realizzazione di quasi 3.000 nuovi posti auto a fronte dei 9.000 esistenti (dati PISAMO, escluso il litorale). Non solo: la maggior parte di questi nuovi parcheggi andranno ad occupare superfici attualmente verdi, per un’area totale equivalente a 10 campi di calcio e una volta e mezza quella prevista per il parco di Cisanello.
Il parcheggio Fast Park a Marina, pensato dal centrosinistra e realizzato dal centrodestra, ci dice chiaro che non c’è la minima intenzione di cambiare modello. Mentre in altre città si discute su come accelerare la transizione dalle auto private alla mobilità sostenibile, nella nostra si continuano a pianificare migliaia di metri quadri aggiuntivi di parcheggi rilanciando l’utilizzo del mezzo privato che invece è necessario disincentivare. Il problema è particolarmente evidente in estate nel caso del litorale, quando lunghe code di auto, per chilometri lungo le strade di accesso, sono la regola. Un ulteriore parcheggio non servirà a eliminare le code ma, al contrario, aumenterà un traffico che è già insostenibile. Per noi occorre potenziare il trasporto pubblico per il litorale e realizzare un’infrastruttura su ferro che lo colleghi a Pisa e alle altre aree urbane limitrofe.
Da ottobre scorso, quando la Giunta comunale ha approvato il progetto, continuiamo a ripetere che si tratta di una decisione fuori dal tempo e dalla storia. E altrettanto scandalosi sono i 2 milioni di euro che, con tanto di plauso del Presidente Giani, la Regione Toscana ha attribuito al Comune di Pisa per costruire questo scempio.
Per noi invece serve un ribaltamento completo di prospettiva e le risorse che si spendono su queste opere inutili e dannose devone essere dirottate sulla mobilità sostenibile e su una diversa economia, che metta al centro le risorse naturali, a partire dal rifacimento integrale del Piano strutturale e del Piano della mobilità.
Perché dal cemento non nasce niente, a parte il deserto.