Parco di Migliarino, presentato il piano integrato alla Regione Toscana

Cronaca
PISA e Provincia
Martedì, 21 Gennaio 2020

Dal Piano Territoriale al Piano Integrato. Il Parco di Migliarino San Rossore Massaciuccoli si prepara ad una nuova pianificazione e programmazione territoriale partendo dal necessario equilibrio tra tutela, promozione, sviluppo e conservazione. 

In commissione Ambiente del Consiglio regionale, guidata da Stefano Baccelli (Pd), si è discussa , l’informativa su quello che è considerato il “più importante strumento di pianificazione e programmazione per il territorio e le comunità”. La fase di avvio appena iniziata e illustrata dal presidente dell’Ente istituito con legge regionale il 13 dicembre 1979, Gianni Maffei Cardellini, traccia “linee guida importanti” per “coniugare tutela ambientale e promozione del territorio, qualità paesaggistica e presenza umana, conservazione di attività storiche identificative della nostra cultura e sviluppo di vocazioni più recenti come il turismo”, ha osservato Baccelli a margine della seduta di commissione. 

Il Piano Territoriale approvato trent’anni fa “definiva il quadro conoscitivo del territorio protetto suddividendolo in 'Tenute', ciascuna con una propria gestione, suddivisione delle possibilità d’uso, modalità di intervento e conservazione”.  “L’esperienza maturata negli anni sarà la base del nuovo Piano Integrato” ha spiegato Cardellini, parlando di consapevolezza più profonda su problematiche ambientali, modifiche climatiche, temi energetici, produzione agricola biologica, risparmio di suolo e biodiversità. L’obiettivo è quello di elaborare una “visione contemporanea del Parco che sia modello per una società  attenta allo sviluppo sostenibile e al rispetto dell’ambiente e della natura”.
Coordinare le diverse specificità sarà quindi la vera sfida per una riserva - 24mila ettari di cui oltre 10mila di boschi naturali, oltre 6mila di aree umide, 30 chilometri di spiagge con dune in evoluzione costante, 9mila ettari di area marina protetta delle Secche della Meloria - riconosciuta dall’Unesco che, come ha ricordato il presidente, si sviluppa all’interno di un’area metropolitana composta da ambiti geografici come il 'Parco delle Tenute e delle Fattorie' e da elementi eco-sistemici del paesaggio quali il 'Parco delle Acque', il 'Parco dei boschi', le 'Spiagge e le Dune del Parco'. 

Alla fase di avvio iniziata in commissione, seguirà quella del confronto e della partecipazione con gli enti locali, le associazioni, le categorie economiche e produttive, ha ricordato Baccelli. 
Intanto la commissione ha approvato a maggioranza (si è espressa contro la Lega), il bilancio di esercizio 2018 dell’Ente, che chiude con un utile di 182mila 642 euro, in calo rispetto all’esercizio precedente. Il valore della produzione è pari a  4milioni 587mila 959 euro di cui 910mila 497 sono i ricavi delle vendite e delle prestazioni, 1milione 677mila 272 sono i contributi in conto esercizio della Regione. Seguono i contributi da altri enti (903mila 282), quelli di altri soggetti per progetti specifici (228mila 145).  I costi della produzione ammontano a 4milioni 304mila 192 euro, in “forte aumento rispetto all’esercizio precedente (3milioni 680mila 730). Nel dettaglio i costi per acquisti di beni e materie prime aumentano e passano da 62mila 498 a 272mila 169; crescono anche i costi per acquisti di servizi (da 705mila 096 a 1milione 215mila 346). Cala il costo per il godimento dei beni di terzi (si passa da 27mila 820 a 18mila 846); in leggera diminuzione anche il costo del personale che ammonta a 1milione 597mila 204 (era 1milione 615mila 375 nell’esercizio precedente). 

redazione.cascinanotizie