Passi indietro verso il ritorno al medioevo
Il Partito Democratico torna ad attaccare la maggioranza sul fronte della "Città del teatro". ma non solo. Nel mirino dei Dem c'è una gestione delle istituzioni che riporta direttamente alal società tipica del medioevo: quella feudale. "Settimana dopo settimana emerge sempre più con chiarezza che il modello di riferimento della nuova giunta di centrodestra è quello della società feudale, attacca il Partito Democratico. Sia sul piano dell’esercizio del governo che su quello culturale. I nuovi amministratori sembrano infatti ritenere che il voto abbia dato loro la proprietà delle istituzioni e non la gestione del Comune nel generale interesse pubblico e per cinque anni. Il teatro è divenuto il primo baluardo di una appropriazione che non tiene conto dei cittadini".
Il PD torna anche sul modo di intendere la politica dell'assessore Nannipieri che, "dopo per aver chiesto di ricevere regali a casa e non in municipio, ritiene come un principe feudale di non dover rispondere ai cittadini, ma solo alla propria coscienza. Prefigura un futuro in cui le collaborazioni del teatro non passino per assegnazioni trasparenti, ma siano decise in base al solo giudizio suo e del Consiglio di Amministrazione. Secondo la legge dovrebbe esercitare una funzione di controllo, mentre le sue previsioni di attività lo portano a essere controllore e controllato. E il presidente del Consiglio di Amministrazione, Andrea Buscemi, dichiara che regalerà alla struttura i propri spettacoli. In sostanza userà il teatro per promuovere la propria attività di attore. Però promette di farlo a titolo gratuito e a norma di non si sa quale regolamento interno.
D’altronde, conclude il PD, seguendo una logica “padronale”, anche le nomine del CdA sono state effettuate con una procedura monca, in cui non c’è stato pieno coinvolgimento della Provincia di Pisa (ente che condivide la proprietà della struttura con il Comune di Cascina). Tra poche settimane il CdA andrà a scadenza, è pensabile che la stessa procedura possa essere seguita? In tal caso tutte le scelte del CdA potrebbero essere impugnabili".