PD Cascina: "La Lega blocca Cascina e Rollo parla del passato"

Il Partito Democratico di Cascina risponde alle dichiarazioni del sindaco reggente Dario Rollo sulle disastrose Giunte di sinistra che hanno preceduto l'attuale governance di centro destra.

Un sindaco di opposizione
La Lega blocca Cascina e Rollo parla del passato

Gli attuali sindaco e giunta hanno chiuso così pochi atti amministrativi che sono costretti a farsi vanto di chiudere le pratiche avviate dalle amministrazioni di centrosinistra. L’attività di un Comune è fatta, da sempre, di interventi che passano oltre i mandati elettivi. Interventi che seguono i bisogni dei cittadini, più che le aspirazioni di chi guida l’amministrazione. I quattro anni di azione leghista non lasceranno niente ai cascinesi: i due sindaci avvicendatisi in un mandato che si conclude (fortunatamente) in anticipo sono stati capaci solo di ritoccare alcuni regolamenti e non far partire alcuni progetti. Nulla è stato seminato per il futuro.

In affanno nel dover tracciare un bilancio di fine mandato il sindaco reggente continua a parlare di “debiti ereditati”, raccontando storie “per omissis” e tralasciando così elementi significativi per la comprensione delle vicende. L’esproprio dei terreni di San Casciano, per esempio, fu fatto secondo i valori determinati non dal Comune, ma da un organo preposto a ciò. La proprietà ritenne la stima inadeguata e avviò un contenzioso che ha attraversato gli anni e i cambiamenti normativi. Un percorso che per molto tempo ha reso impossibile chiudere questa pratica.

Peraltro il sindaco reggente dovrebbe considerare che gli atti amministrativi si chiudono tenendo sempre presenti gli interessi dell’ente e dell’intera collettività. È quando non si rispetta questo criterio che un amministratore, anche anni dopo aver concluso il proprio incarico, si può trovare a dover rimborsare l’ente per il danno erariale causato. Questo vale oggi per gli amministratori di ieri e questo varrà domani per gli amministratori di oggi.