PD Cascina: "mascherine della Regione Toscana ma la Giunta Rollo lo nasconde"

Politica
Cascina
Lunedì, 13 Aprile 2020

Continuo e senza esclusione di colpi, il botta e risposta tra il PD cascinese e i tre partiti della maggioranza in consiglio comunale a Cascina (Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia) sul tema della distribuzione delle mascherini messe a disposizione della Regione Toscana, ma che la Giunta cascinese distribuisce diversamente dagli altri comuni.

Pubblichiamo il comunicato stampa (nelle foto a corredo: le mascherine consegnate dal Comune di Pontedera con il logo anche della Regione Toscana e l'altra le mascherine consegnate dal Comune di Cascina senza nessun riferimento alla Regione Toscana)

Chi s’accontenta, racconta una realtà tutta sua

Provare imbarazzo per gli avversari politici

L’intera coalizione di destra ha scelto di rispondere a una serie di nostre osservazioni, che invitavano a un cambio di passo di fronte all’emergenza Covid-19. In alcuni casi il silenzio sarebbe preferibile. La scomposta presa di posizione non ha confutato nessuna delle sottolineature avanzate dal Pd e, anzi, alcune esternazioni istituzionali hanno sfiorato la comicità involontaria.

La presidente del consiglio comunale, Elena Meini, ha vantato l’impegno del Comune che, di fronte alla donazione di mascherine del Gruppo Forti e della consegna da parte della Regione Toscana di tre mascherine per residente, ha persino “comprato le bustine”. 

E proprio sulle mascherine regionali l’amministrazione comunale leghista ha scritto un altro capitolo discutibile della gestione dell’emergenza: ha evitato di informare che è la Regione Toscana a fornire le mascherine distribuite dalle associazioni di volontariato. Nella bustina solo riferimenti comunali e firma del sindaco reggente. Regione Toscana cancellata. Un’informazione che è invece presente sulle buste in consegna a Pontedera e nei Comuni della Valdera. Forse si tratta solo di una questione di correttezza, che però renderebbe evidente che Cascina non è una Repubblica autonoma e che i risultati arrivano anche grazie all'impegno di altri enti e istituzioni.

Singolare anche la modalità di distribuzione delle mascherine. Per la Regione ne spettano tre per ogni residente, ma il Comune ha organizzato con quattro per nucleo familiare. Non distinguendo in base al numero di componenti della famiglia e penalizzando le famiglie numerose. 

Ma i tre partiti della destra cascinese hanno anche il coraggio di attaccare guardando ai livelli di partecipazione agli appuntamenti istituzionali. In oltre un mese di serrata l’attività del Consiglio comunale e delle Commissioni consiliari è a zero. Da inizio marzo a oggi si contano due riunioni dei capigruppo e c'è l’idea di una seduta del Consiglio verso fine aprile. Niente di più. Forse sarebbe più dignitoso non sollevare il tema.

A Cascina la trama non cambia: il bisogno di sicurezza si affrontava con lo spray al peperoncino, al Covid-19 si risponde con una trasferta in autobus in Spagna e con un drone. E l’invito a cambiare passo viene tacciato come “sciacallaggio”.

redazione.cascinanotizie