PD Pisa: "Contributo affitti, grande confusione da parte dell'assessora Bonanno"
Le critiche del PD alla gestione del contributo affitti 2024 tra riapertura termini per le domande e le tante esclusioni per criteri troppo stringenti
Questo il comunicato integrale
Ad un mese dal termine fissato per il contributo affitto di questo anno, l’assessora Bonanno ha annunciato la riapertura dei termini del bando per la settimana del 26 ottobre.
“La scelta arriva tardi e in maniera disordinata” – affermano Dalia Ramalli ed Enrico Bruni, consiglieri comunali del Partito Democratico – “era chiaro che la divulgazione di un bando emanato in agosto sarebbe stata poco efficace, rischiando di lasciare fuori molte cittadine e cittadini per le difficoltà legate al periodo estivo”.
“Assieme ai sindacati degli inquilini, come consiglieri e consigliere della coalizione di centrosinistra – continua Ramalli – avevamo chiesto fin da subito che i termini fossero spostati al periodo utile per la presentazione delle domande dal 9 settembre al 10 ottobre con l’obbiettivo di garantire trasparenza e accessibilità. “Se la Giunta avesse seguito quanto da noi consigliato” – continua Ramalli – “avrebbe aiutato tante cittadine e cittadini che invece si sono trovate a compilare questo bando in un momento a dir poco inadatto come quello del mese di agosto”.
“Anche quest’anno la Giunta prepara l’ennesimo pasticcio sul contributo affitto” – attacca Bruni – “dopo aver cambiato ex post i criteri di assegnazione per lo scorso bando, causando l’esclusione di più del 70% degli idonei dal beneficiare del contributo, le scelte della Giunta rischiano ancora una volta di rendere inefficaci quelle poche tutele che ancora si riescono a predisporre per le classi sociali più svantaggiate a fronte dei tagli del governo Meloni”.
Concludono i consiglieri: “Abbiamo per questo fatto richiesta di accesso agli atti per conoscere i numeri delle richieste al primo termine fissato dall’assessorato. Se certi membri della Giunta cambiassero approccio, preferendo il dialogo costruttivo all’intransigenza, probabilmente darebbero prova di una gestione della cosa pubblica maggiormente coerente e ordinata”.
Enrico Bruni
Dalia Ramalli