Pd Pisa, ora volano gli stracci. Botta e risposta tra segretario provinciale e sostenitori dei dimissionari
Continua la lotta interna la partito
Dopo l'incontro andato in scena a San Frediano a Settimo giovedì 5 ottobre, il segretario provinciale del Pd Oreste Sabatino e il gruppo a sostegno dei cinque dimissionari, che parlano per bocca di Giovanni Russo, tornano a scontrarsi.
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Qua di seguito pubblichiamo integralmante i due comunicati.
Ha scritto Oreste Sabatino
Abbiamo convocato per ieri sera una direzione provinciale per discutere di temi di fondamentale importanza non solo per la nostra provincia ma per l’intera regione, durante la quale ho presentato una relazione nel merito delle questioni. Purtroppo l'interesse di una parte del PD era quella di dare una spallata alla segreteria provinciale.
Cinque componenti della segreteria hanno comunicato prima della Direzione le proprie dimissioni accompagnate da un documento che voleva essere una delegittimazione del segretario, per altro su temi (Piano regionale dei rifiuti, riorganizzazione dei servizi pubbli locali a partere dal servizio idrico, Piano integrato del Parco MSRM e base militare) che per la loro natura sovraprovinciale interpellano in primis il livello regionale del partito.
Tutto questo in un momento in cui l'azione del Partito andrebbe rafforzata in vista della tornata elettore della prossima primavera che coinvolgerà 26 comuni della nostra Provincia. Non sono passate inosservate le assenze all'incontro di ieri dei Sindaci che stanno completando il loro primo mandato e che in vista di una rielezione hanno bisogno di un convinto e impegnato sostegno di tutto il partito.
Al voto sulla mia relazione però quella parte politica non ha voluto partecipare. Hanno abbandonato la sala, consapevoli di non avere i numeri, compreso il Presidente della Direzione che dovrebbe garantirne il regolare svolgimento. La direzione a quel punto è continuata sotto la guida della Presidente dell'Assemblea provinciale e si è espressa votando la relazione del segretario con 37 voti.
Un fatto grave, che viola la normale dialettica interna di un partito.
Diciamo sempre che i cittadini non sono interessati alle nostre contrapposizioni interne e che la tensione fa male alla nostra comunità.
Quello che è successo ieri sera invece sembra confermare che qualcuno da tutto questo non riesce a liberarsi. Un atto di arroganza e di prepotenza nei confronti di tutta la comunità del PD.
Tuttavia proprio per la responsabilità verso la nostra comunità e la consapelezza degli impegni che ci attendono non possiamo fermarci.
Andiamo avanti, spero tutti insieme, senza timori e con forza.
Nei prossimi giorni chiederò alle migliori energie del PD, indipendentemente dalle aree culturali a cui appartengono, di dare una mano, sicuro di trovare la generosità e la disponibilità che è propria di chi vive la politica come servizio al bene comune.
Lo devo e lo dobbiamo ai tanti militanti che animano le nostre feste e i nostri circoli. Alle tante amministratrici e ai tanti amministratori che si impegnano nelle nostre comunità. Alle donne e agli uomini che credono che un'alternativa alla destra sia possibile.
Ha scritto Giovanni Russo
Le difficoltà esternate da alcuni membri della segreteria da settimane e culminate con le dimissioni derivano da un percorso senza più spinta e che ha scelto di intraprendere direzioni che non ci trovano d’accordo.
Il documento presentato in Direzione Provinciale dai membri dimissionari della segreteria pone esclusivamente questioni politiche, non vi è nulla di personale. L’esito dell’unica votazione tenutasi ieri sera tra l’altro indica un dissenso ampio, poiché i numeri parlano di 35 voti per parte e un astenuto. Indicando chiaramente la non esistenza di una maggioranza a favore del segretario.
Non riteniamo di dover alzare i toni, anzi. Nell’interesse di tutta la nostra comunità invitiamo ad abbassare il livello dello scontro, cosa che ci aspetteremo da tutti. Abbiamo mostrato perplessità sulla conduzione del partito per diverse ragioni di metodo e merito. Nel metodo registriamo come il livello provinciale abbia scarsamente coinvolto i livelli comunali del PD e la stessa Direzione Provinciale su questioni strategiche. Senza confronto la politica rimane a vantaggio delle decisioni di pochi. La segreteria stessa è risultata essere poco consultata. Nei rapporti con gli amministratori locali non si è inoltre costruito un rapporto proficuo, coordinato e di sostegno alle difficoltà dei territori.
Come già anticipato dai membri della segreteria abbiamo poi maturato posizioni legittimamente diverse su temi di primarie importanza. La nostra preoccupazione intorno alle vicende di Acque SpA è forte e non ci ha convinto il percorso intrapreso che ha di fatto diviso i soci pubblici. E’ stato siglato un accordo preferenziale con chi rappresenta le ragioni della Multiutility della Toscana centrale. E’ un’impostazione che non ci ha mai convinto. E alla prova dei fatti ha mostrato le sue debolezze. Sul Parco dopo anni si era trovato un equilibrio nelle ragioni della difesa dell’ambiente che oggi appare in bilico per l’insediamento militare e per la revisione del Piano del Parco. Avremmo avuto bisogno di una presa di posizione forte e decisa che purtroppo non si è sentita.