PD: se il teatro viene considerato il salotto di casa
Dopo l'intervista rilasciata la settimana scorsa ad un quotidiano locale sulla situazione del teatro, il Partito Democratico di Cascina risponde all'assessore Luca Nannaipieri:
Dalle affermazioni dell’assessore Luca Nannipieri traspare la volontà di trasformare nel proprio salotto il teatro di Cascina, ma emerge anche una scarsa conoscenza della realtà espressa da una struttura che nel solo 2015 ha ottenuto oltre 700mila euro da Ministero dei Beni culturali e Regione. Forse l’assessore è stato troppo lontano dalla Toscana per accorgersene.
In questi anni la Città del Teatro ha prodotto e messo in scena spettacoli della più varia natura, divenendo uno dei teatri più inclusivi nel panorama non solo regionale. Il teatro ha lavorato con le scuole e per il teatro ragazzi, ambiti per cui la struttura è riconosciuta dal Ministero, ma ha anche ospitato concerti dei maggiori cantanti italiani.
A Cascina sono arrivati Francesco De Gregori, Giusy Ferreri, Elio e le storie tese, Francesco Renga, Antonello Venditti e Fiorella Mannoia, solo per citare alcuni nomi. Con questo respiro il teatro è stato lo spazio dei cascinesi, ma ha avuto una valenza extracomunale ed extraprovinciale. Ed è per questo ruolo che ha reso Cascina più viva e meno dormiente. È per questo ruolo che Ministero e Regione hanno assegnato contributi, non in base a una convenzione ma al riconoscimento come Centro di produzione teatrale e a un progetto artistico triennale.
I temi che l’assessore indica per il futuro sono quelli già affrontati in questi anni. Non ci son stati temi “out” a Cascina. D’altronde parlare di pace non comporta parlare di terrorismo? Va anche sottolineato come l’amministrazione comunale abbia sempre avuto a disposizione gli spazi del teatro, ma dato che il loro utilizzo genera costi importanti ha ritenuto di darli alle associazioni. I dibattiti politici si sono sempre svolti in spazi più economici. Il voler ridurre le sale teatrali a salotto di discussione, magari andando sul palco, rischia di sembrare solo un modo di compiacere il proprio ego.
Apprezziamo infine l’impegno per il terzo lotto. Non possiamo comunque non segnalare che una lista di intenzioni non è un progetto. Peraltro il lotto è nato per ospitare corsi universitari, ma la legge promossa dall’allora ministro Mariastella Gelmini ha impedito questa destinazione d’uso. Speriamo quindi che prima di buttar lì idee approssimative l’assessore ne selezioni una fondata e adeguata agli spazi.
PD Cascina