Perchè Pazienza può essere la scelta giusta

Sport
Martedì, 31 Ottobre 2017

L’attesa è finita da ieri sera il Pisa ha ufficialmente un nuovo allenatore, e lo ha trovato in casa propria con la conferma di Michele Pazienza. Al suo fianco avrà l’allenatore in seconda Antonio Palo (39 anni, ex difensore ha militato fra le altre squadre nel Foggia, nell’Avellino e nel Benevento), dal preparatore dei portieri Claudio Rapacioli (la scorsa stagione alla Reggiana, stimato al punto da essere nominato presidente dell’associazione Italiana allenatori dei portieri), dall’assistente tecnico Claudio Barghini, dal match analyst Vittorio Zullo e dal preparatore atletico Matteo Levi Micheli.

Il nuovo tecnico nerazzurro nasce il 5 agosto 1982 a San Severo di Puglia, in provincia di Foggia.  Centrocampista con caratteristiche difensive, in pratica un mediano, ha una discreta carriera da calciatore esplosa nel 2005 quando l’Udinese lo prelevò dal Foggia. Due stagioni in bianconero e poi il passaggio alla Fiorentina e successivamente al Napoli. Tocca l’apice della sua carriera nel 2011 quando approda alla Juventus dove resta per sei mesi prima di tornare in prestito all’Udinese, ma giusto in tempo per mettere nel suo palmares la vittoria dello scudetto 2011/2012 e la supercoppa Italiana 2012/2013, visto che dopo il prestito in Friuli il giocatore è tornato a Torino. Dopo la Juventus ha vestito le maglie di Bologna, Vicenza e Reggiana, prima di chiudere la carriera a Manfredonia al termine della scorsa stagione. In totale per lui 270 presenze in serie A, 6 in B ed in terza serie e ben 22 fra la vecchia Coppa Uefa, l’Europa League e l’Intertoto. La sua carriera di allenatore è iniziata lo scorso luglio quando Corrado lo ha chiamato alla guida della Berretti del Pisa con la quale sta ottenendo buoni risultati: i giovani nerazzurri dopo tre giornate sono al secondo posto della classifica con 7 punti frutto di 2 vittorie ed un pareggio esterno. 4 reti fatte e nessuna subita.

Il mondo social nerazzurro, che da giorni dibatteva sull’opportunità o meno di affidare la panchina a Pazienza, si è scatenato all’annuncio ufficiale: la bilancia pende a favore della fiducia nell’ex centrocampista dell’Udinese, ma non sono mancate le voci critiche di chi avrebbe preferito un “nome di peso ed esperienza”.

Pazienza ha dimostrato di fin da subito di sapersi approcciare nel modo migliore con una squadra senior, ha messo evidentemente in campo tutta la sua esperienza maturata in spogliatoi importanti di squadre di serie A, tanto da aver ricevuto un endorsement importante da Andrea Lisuzzo, non proprio l’ultima ruota del carro nerazzurro. Le dinamiche del gruppo sono importanti, ma non solo. Il nuovo mister del Pisa ha dimostrato acume tattico e quella flessibilità nello stile di gioco, che fino ad oggi era mancata e che è stata alla base dell’allontanamento di Gautieri. Due partite e due Pisa diversi: il lavoro che attende Pazienza non è di poco conto, perché movimenti e meccanismi non si improvvisano, ma con la squadra dalla sua parte tutto diventerà più semplice. A chi rimprovera alla società una scelta “non di esperienza” va ricordato che non sempre “allenatore con pedigree” è sinonimo di successo, Pisa ed i suoi tifosi sanno che è così per averlo vissuto sulla propria pelle: Braglia docet. Anche nel campionato scorso la promozione in cadetteria l’hanno ottenuta oltre a Tesser con la Cremonese, Inzaghi (Venezia), Stroppa (Foggia) e D’Aversa (Parma) ovvero tre carneadi sui quali in pochi avrebbero scommesso, per primi i lori tifosi.

E’ quindi quanto mai necessario supportare la società ed i suoi uomini nellla strada intrapresa per poter centrare gli obiettivi dichiarati ad inizio stagione. E’ bello poter pensare, per una volta, di avere la soluzione pronta in casa. Pensare di avere un potenziale grande allenatore che sboccia dal settore giovanile del Pisa, per tutto il resto, processi compresi, ci sarà tempo a giugno, nel frattempo portiamo…pazienza.

foto di Gabriele Masotti

massimo.corsini