Pericolo alluvioni, a Vecchiano commissionato uno studio ad hoc
Lavoro finalizzato alla riduzione della pericolosità da alluvione e rischio alluvioni, con particolare riferimento alle frazioni della zona industriale e di Migliarino Pisano, del valore di oltre 12 mila euro
Uno studio idraulico finalizzato alla riduzione della pericolosità da alluvione e rischio alluvioni: un lavoro ad hoc commissionato dalla Giunta Comunale per sviluppare sempre migliori interventi di edilizia nell’area di Migliarino e della Zona Industriale.
Rimane invariata, al momento, la classificazione di pericolosità idraulica elevata per la frazione
Commissionato dalla Giunta Comunale di Vecchiano, con apposita delibera, uno studio idraulico finalizzato alla riduzione della pericolosità da alluvione e rischio alluvioni, con particolare riferimento alle frazioni della Zona industriale e di Migliarino Pisano, del valore di oltre 12mila euro.
“Lo studio idraulico in questione rappresenta la più aggiornata valutazione tecnica delle uno studio condizioni idrauliche di uso dei suoli della frazione di Migliarino e della Zona industriale, e costituisce anticipazione e approfondimento specifico rispetto al più ampio studio idraulico del territorio in corso di redazione”, spiega il Sindaco Massimiliano Angori. “Questo step di lavoro, pertanto, potrà integrare il quadro conoscitivo di riferimento degli strumenti di pianificazione di cui agli atti di avvio del procedimento ai sensi delle deliberazioni del Consiglio Comunale”,
aggiunge il primo cittadino. “Da sottolineare, inoltre, che lo studio non cambia la previsione del PAI redatto dall'Autorità di Distretto Settentrionale, che continua a classificare la zona di Migliarino come P3, zona dunque a pericolosità idraulica elevata. Ed è pertanto utile ricordare, che la legge regionale 41 vieta espressamente la realizzazione di edifici strategici (come le Caserme di Carabinieri, Polizia e Finanza, ndr) nelle zone sottoposte ad alluvioni frequenti (P3, appunto, ndr)”
“Lo studio è finalizzato, piuttosto, ad approfondire le conoscenze attuali. Si tratta di una fotografia molto più dettagliata del territorio per capire quali interventi siano possibili. In particolare, definisce nel dettaglio i battenti idraulici e la magnitudo (velocità) in base agli eventi alluvionali frequenti, e cioè quelli con un tempo di ritorno di 30 anni. Questo, dunque, può essere usato per una migliore progettazione delle opere edilizie e poi andrà anche ad implementare il futuro nuovo strumento urbanistico”, afferma l’Assessora alla Sicurezza Idrogeologica, Sara Giannotti.
“E', inoltre, in fase di elaborazione lo studio relativo al resto del territorio comunale. Ad oggi, inoltre, sono in corso una serie di interventi sul fiume Serchio, che attualmente incidono sugli eventi con tempo di ritorno 30 anni, e non 200 anni; ciò significa non incidono sulla classificazione di pericolosità, che rimane l'attuale”, aggiungono Angori e Giannotti.
L'Amministrazione Comunale, infine, ha già scritto, più volte, su questo tema, di competenza regionale e anche statale, per cambiare il livello di pericolosità. In particolare, ha chiesto interventi di ritorno duecentennale sul fiume Serchio, con annessa richiesta di utilizzare anche i fondi PNRR.