Piacenza-Pisa, il borsino

Sport
Sabato, 28 Ottobre 2017

Quattro punti in due partite giocate lontano dall'Arena Garibaldi, decimo risultato utile consecutivo, difesa blindata anche con un modulo diverso da quello visto fino ad oggi. Da questo deve ripartire il Pisa curandosi il giusto di cosa avviene davanti a lui in classifica anche perchè la in cetta è tempo di scontri diretti e qualcuno i punti per strada inizierà a perderli.

Dal "Garilli" il Pisa esce con uno 0-0 dal sapore nen dicerso rispetto a quanto visto, per esempio, a Monza. In quella circostanza si aveva la sensazione che i nerazzurri potessero capitolare da un momento all'altro, stavolta si è avuta la percezione opposta grazie anche alla supremazia territoriale mantenuta per tutta la partita ad eccezione di 20' a cavallo dei due tempi di gioco.

COSA FUNZIONA Il Pisa si è perfettamente adattato al nuovo modulo di gioco proposto dall'allenatore e Carillo, a cui veniva chiesto di operare quasi come terzino aggiorno è stata una piacevole sorpresa. Bene anche Sabotic che agiva sulla destra: alla sua prima apparizione nello "starting eleven", ha mostrato carattere e disciplina tattica, con lui in campo inoltre la squadra può passare con una certa naturalezza alla difesa a quattro, togliendo punti di riferimento agli avversari. Detto di Carillo e Sabotic, non possiamo non menzionare Lisuzzo. Il Sindaco più che sul campo è stato straordinario nel dopo partita. La sua intervista ai microfoni di Punto Radio è stata un inno alla sicurezza e tranquillità, oltre che uno spot non di poco conto per mister Michele Pazienza che evidentemente ha saputo toccare le corde giuste dei calciatori all'interno dello spogliatoio.

COSA NON FUNZIONA E' vero che il Piacenza a centrocampo aveva alzato un vero e proprio muro, rinunciando di fatto ad accattacce con continuità, ma, dopo la parentesi di Alessandria, si è rivisto l'attacco un po' troppo isolato dal resto della squadra, tanto che il Pisa è riuscito a rendersi perisoloso solo grazie ad un paio di lanci lunghi ben indirizzati in avanti. Un peccato forse risolvibile con una maggiore applicazione: il Pisa ha lavorato pochissimo su questo 3412 che ha certamente molti margini di miglioramento.

DA RIVEDERE Per il ragionamento di cui sopra va migliorato il sincronismo fra esterni di centrocampo, e difesori centrali con compiti di ripartenza. Qualche volta, specie sulla sinistra il Pisa si è trovato in difficoltà sulle avanzate di Carillo perchè Filippini non rientrava abbastanza velocemente. "Da rivedere" nella sua accezione positizva, è invece questo Pisa camaleontico che non si identifica in un modulo rigido e fine a se stesso, ma che cerca di sfruttare al meglio gli uomini a disposizione e di ottimizzare al meglio le lacune degli avversari.

massimo.corsini