Piano del Commercio: Confesercenti contro Pesciatini
Motivo dello scontro la richiesta di obiezioni al Piano del Commercio entro e non oltre il 31 agosto
«Caro assessore Pesciatini, la concertazione è uno strumento previsto dalla legge e quindi non può essere gestito in maniera arbitraria. Chissà quante volte nella sua precedente occupazione avrà protestato per il mancato rispetto di questi passaggi. Rimaniamo quindi a dir poco perplessi sulla sua richiesta, entro il prossimo 31 agosto in maniera tassativa, di presentare le nostre osservazioni al nuovo piano del commercio su aree pubbliche. Dando appunto per scontato che la fase di concertazione che, nei fatti riteniamo non sia ancora stata avviata, sia giunta al termine». Così Confesercenti Toscana Nord, con il suo responsabile area pisana Simone Romoli, prende una posizione molto critica sulla richiesta dell’amministrazione comunale, appunto attraverso l’assessore Pesciatini, di presentare osservazioni al nuovo piano del commercio su aree pubbliche, tanto da scrivere in maniera ufficiale allo stesso Pesciatini e al sindaco Michele Conti il 2 agosto scorso.
«Durante incontri promossi dall'assessorato in questi mesi, spiega ancora Romoli, ma anche durante le audizioni richieste e concesse dalla Terza Commissione Consiliare Permanente, i nostri rappresentanti hanno insistentemente fatto presente che tali convocazioni non essendo integrate dai documenti oggetto delle riunioni non risultavano conformi al protocollo di intesa sottoscritto e mai modificato nel 2009. Protocollo che, ricalcando le indicazioni dei protocolli regionali, definisce con estrema chiarezza i procedimenti essenziali per dare coerenza e legittimazione alle fasi del processo concertativo».
Confesercenti Toscana Nord entra poi nel dettaglio delle proprie obiezioni: «tra i vari punti che non sono stati rispettati nelle precedenti riunioni, ricordiamo ad esempio il fatto che contestualmente alla convocazione devono essere comunicati ai partecipanti i documenti contenenti le linee fondamentali degli atti da sottoporre all’analisi o ancora il fatto che delle varie sedute debba essere redatto un verbale poi allegato al provvedimento oggetto della concertazione. Procedure che, nonostante le nostre rimostranze, sono state completamente disattese». Secondo l’associazione quindi «solo a partire dal termine concessoci per la presentazione delle osservazioni richieste, il 31 agosto appunto, e solo alla luce dell'unico documento in nostro possesso, dovrà avviarsi il vero processo concertativo in un primo e serio confronto in cui le parti saranno, per la prima volta, a conoscenza delle rispettive posizioni. Tra l’altro, conclude Simone Romoli, siamo ancora in attesa di ricevere le planimetrie dei mercati, delle fiere e delle fiere promozionali oggetto della proposta di piano, degli orari, del settore merceologico, delle giornate e della stagionalità dei posteggi fuori mercato e delle postazioni riservate ai “gelatai” oggetto a suo tempo di trasferimento».