Picchetti contro due sfratti a Pisa
Organizzazioni sindacali e politiche hanno bloccato due sfratti a Pisa, due nuclei familiari a cui è stato rinviato lo sgombero degli appartamenti
Lo spiegano le associazioni stesse in un loro comunicato stampa
L'impegno quotidiano contro la guerra in Ucraina, che rischia di espandersi in tutta Europa accendendo la miccia della terza guerra mondiale, non ci distrae dalla "guerra interna" portata avanti contro i ceti popolari su tutti i terreni della loro vita materiale, dal salario alle pensioni, dal lavoro alla sanità, dall'educazione ai servizi sociali, sino al tema della casa.
Questa mattina siamo stati in via P. del Vaga, al Cep, a difendere due nuclei familiari a rischio sfratto, che hanno mantenuto la casa sino ad oggi grazie al costante intervento di Potere al Popolo!, di Asia USB e questa mattina anche dei giovani di Cambiare Rotta, unitisi al picchetto antisfratto.
Il risultato del picchetto è stato il rinvio degli sfratti, di un anno per Gloria e di soli 3 mesi per Luca, una discriminazione che non accettiamo e che ci vedrà presenti anche in quella data.
Continueremo a batterci perché a questi due inquilini venga finalmente data una risposta definitiva da Apes e dal comune di Pisa, attraverso l'assegnazione di un appartamento popolare tra le centinaia che continuano ad essere abbandonati.
Il clima di guerra, con le enormi spese programmate dal governo Draghi per comprare armi e inviare militari ci dicono che la lotta contro la guerra è immediatamente legata ai nostri interessi materiali.
Occorre tagliare le spese militari per investire in case, sanità, scuola, pensioni, servizi. I lavoratori e i settori popolari iniziano a capire questo nesso, come abbiamo potuto vedere alla manifestazione del 19 marzo di fronte all'aeroporto di Pisa, dove sono convenuti centinaia di lavoratori e gente del popolo.