Picchi: «Bargagna é fra i primi che dovrebbero scusarsi con Gennai»
Olivia Picchi (PD) si rivolge direttamente al capogruppo della Lega
Olivia Picchi, consigliera Comunale del Partito Democratico, torna sulla richiesta di dimissioni del presidente del consiglio comunale Gennai. «Inutile e tardiva la preoccupazione di Bargagna verso Gennai, puerile tentare di attribuire una "preminenza" del PD sul M5S nel tentativo di spostare il merito del dibattito, afferma Olivia Picchi. Quello che accade in Consiglio comunale è frutto dell'atteggiamento proprio della Lega di cui Bargagna è capogruppo».«Continue le pressioni che il partito della Lega, a partire dal Sindaco, fanno costantemente sul Presidente del Consiglio e con modi e metodi che poco si discostano dal dispotismo di cui sono vittime, prosegue Picchi, oltre al Presidente del Consiglio, le minoranze e coloro che fanno parte dell'Ufficio di Presidenza e dello staff a supporto del Consiglio: cito per tutte la frase che il Sindaco rivolse all'avvocato Pescatore che tuonava più o meno "con tutto quello che ti paghiamo ora scrivi il parere richiesto. Il Presidente del Consiglio subisce una sorte simile con protagonista oltre al Sindaco del capogruppo Bargagna che dialoga con lui tramite messaggi dal telefono indicandogli, se il Presidente è distratto, di leggere il telefono prima di assumere qualunque decisione. E' lo stesso Bargagna che durante un consiglio comunale si è alzato spazientito e si è avvicinato allo scranno del Presidente per imporgli "vai avanti e non ti curare di loro (cioè di noi minoranze)". Tutti atteggiamenti rilevati dalla diretta streaming».
«Questo rende Gennai meno colpevole? No, semmai dimostra ancora una volta che è una persona che non può svolgere il suo ruolo. Certo è che se c'è qualcuno che ha una parte di colpa di come sono andate le cose è proprio il partito della Lega rappresentato da Bargagna che per primi non rispettano il luogo in cui siedono e che per primi hanno creato difficoltà al loro Presidente del Consiglio», conclude Olivia Picchi.