Picchi: «Magnani regali alla città trasparenza, non un video»

Politica
PISA e Provincia
Lunedì, 2 Dicembre 2019

Una associazione di cui l'assessore fa parte ha ricevuto un contributo dal Comune di Pisa pochi giorni prima della nomina di Magnani

«Le parole che Magnani ha espresso tramite la carta stampata sull'incarico avuto dal Comune di Pisa pochi giorni prima della nomina ad assessore aumentano l'imbarazzo di un teatrino a cui ormai la giunta Conti è abituata», inizia così Olivia Picchi, consigliera comunale e vicepresidente della commissione cultura nel commentare la vicenda che vede coinvolto l'assessore alla cultura del Comune di Pisa.

«Intanto arrivano, come al solito, prosegue Picchi, dopo il deposito di una nostra interrogazione a risposta scritta in cui chiediamo al Sindaco: se l’affidamento diretto è stato preceduto almeno dalla richiesta da un numero di preventivi congruo così come dispone la normativa vigente, l’orientamento giurisprudenziale e soprattutto nel rispetto del principio costituzionale di trasparenza per la PA; se sono state applicate sanzioni per inadempienza contrattuale ed in caso negativo il motivi per cui non si sono applicati strumenti a tutela dell’Ente; se intende in futuro adottare comportamenti che mettano il comune di Pisa al riparo dai giudizi in merito a trasparenza di azione e politiche atte a perseguire favoritismi personali legati a l'orientamento politico dei soggetti coinvolti».

«Se non fosse scoppiato il caso sui giornali e non ci fossero state le nostre conseguenti domande probabilmente la questione sarebbe stata tenuta ancora sotto silenzio, attacca la consigliera Dem.  Silenzio nel momento di affidamento di un servizio voluto  "per la promozione dell'immagine della città da proporre in contesti diversi...avvalendosi del contributo di  personalità del mondo del cinema e della televisione di origine pisana." si legge nella determina. Un servizio quindi ben definito e "cucito" in ogni suo aspetto eppure nessun annuncio. Silenzio anche quando, decorso il termine del 15 di ottobre, l'assessore risulta inadempiente contrattualmente verso il Comune. Silenzio, fino all'articolo di giornale».

«Intanto  Magnani se fosse stato in buona fede avrebbe rinunciato subito all'incarico e non avrebbe svolto il lavoro lasciando opportunità economiche ad altri soggetti. Invece Magnani lo svolge, lo consegna in ritardo, e ora, dopo l'articolo de Il Tirreno, si fa vanto di fare un regalo alla città, afferma Olivia Picchi. Vorremmo spiegare a Magnani intanto che il lavoro la città l'ha già pagato, visto che riscuote l'indennità di assessore e che quando si svolgono ruoli pubblici non si può far sì che l'azione amministrativa sia sottoposta al sospetto di favoritismi o tutela di piccoli centri di interesse, perchè anche da un lavoro "gratuito" arrivano pubblicità e relazioni in un mondo che è quello professionale dell'assessore. Devo dire che siamo in perfetta linea con il predecessore che faceva intervenire ai suoi eventi gratuitamente "amici" che poi erano gli stessi con i quali in altri comuni prestava la propria attività professionale.
Inaccettabile la parte in cui, lodando la propria associazione, si raffigura come una vittima "del caso"». 

«Lo vada a spiegare a tutte le persone, associazioni o imprese alle quali "il caso" non tocca mai e che onestamente e con mille difficoltà svolgono quotidianamente il proprio lavoro, le stesse a cui l'assessore ha annunciato nella riunione avuta, quasi sprezzante, che occorre un rinnovamento non essendo accettabile che i contributi del Comune vadano sempre ai soliti. Si avete letto bene», è la conclusione della consigliere Olivia Picchi
 

redazione.cascinanotizie