Pietro De Marinis (Movimento No Base): “Vogliamo i documenti sul progetto della base militare tra San Piero e Pontedera”
Intervistato da Punto Radio Cascina Notizie, Pietro De Marinis ribadisce la richiesta di accesso agli atti e l’appello a sindaci e amministratori per fare chiarezza sul progetto della nuova base militare. "Vogliamo accedere fisicamente all'area"
Pubblichiamo l'intervista registrata la mattina di sabato 8 novembre, all’indomani dell’iniziativa “Il buio oltre le reti”, promossa dal Movimento No Base insieme a diverse associazioni per chiedere trasparenza sul progetto della nuova base militare tra San Piero a Grado e Pontedera.
► LEGGI ANCHE: Il buio oltre le reti: il Movimento No base chiede trasparenza sul progetto della nuova base militare
Ai microfoni di Punto Radio Cascina Notizie, Pietro De Marinis del Movimento No Base, intervistato da Carlo Palotti, ha spiegato i motivi della campagna: “Da tre anni chiediamo di poter consultare i documenti sul progetto del centro militare che coinvolge 140 ettari di territorio e prevede un investimento di oltre 520 milioni di euro. Nonostante le nostre richieste di accesso civico, non ci sono mai stati forniti gli atti ufficiali”.
De Marinis ha aggiunto che l’accesso civico generalizzato, inviato nei giorni scorsi al Governo e al Ministero della Difesa, è stato firmato anche da Altreconomia, Legambiente Pisa, Libera Pisa e dall’Osservatorio contro la militarizzazione delle Scuole e delle Università. “Ci aspettiamo un diniego – ha detto – ma siamo pronti a fare ricorso. I cittadini hanno il diritto di sapere cosa sta accadendo sul loro territorio”.
Il movimento ha inoltre rivolto un appello ai sindaci e ai consiglieri comunali e regionali contrari al progetto, invitandoli a unirsi alla richiesta di accesso ai documenti: “Non è una battaglia di pochi – ha sottolineato De Marinis – ma una domanda di trasparenza che riguarda l’intera comunità pisana”.
Sul piano operativo, il Movimento intende proseguire con iniziative di monitoraggio nell’area del Cisam, dove dovrebbe sorgere la base.
“Abbiamo visto movimenti di mezzi e lavori sospetti – ha concluso De Marinis – e vogliamo verificare che non siano già iniziati interventi preliminari senza le necessarie autorizzazioni ambientali. Vogliamo accedere fisicamente all'area ”.
ASCOLTA L'INTERVISTA INTEGRALE


