Pisa, è corsa a due per la proprietà

Sport
Giovedì, 10 Novembre 2016

Mancano solo quattro giorni alla scadenza imposta dalla Lega di serie B, per poter analizzare i conti del Pisa e così poter presentare un offerta per l’acquisto della società entro giovedì 17 novembre.

Pablo Dana non ha né confermato, né smentito, le indiscrezioni dei giorni scorsi (leggi qui) che lo vedono tagliato fuori dai giochi. Dopo giorni di silenzio è tornato a cinguettare ma solo per prendersela con i giornalisti rei di aver pubblicato la notizia. Di Sportativa in realtà non si hanno più notizie. Che per il gruppo di Dubai il capolinea sia arrivato è qualcosa di più di una semplice sensazione.

Ieri in città è stata la volta di Alberto Ruggeri, patron di Ipm, sceso a Pisa per incontrare il suo referente Matteo Anconetani e anche per rendersi conto personalmente della realtà pisana. Profilo basso quello dell’imprenditore bresciano che fin dal primo momento si è contraddistinto per la sua riservatezza. Prosegue alacremente il suo lavoro di analisi dei conti. E questa è l’unica concessione che fa alla stampa: ovvero la conferma che la lettura dei documenti del Pisa sta andando avanti, oltre ai ringraziamenti al presidente della Lega Andrea Abodi per il suo ruolo di garanzia per tutti i possibili compratori.

Continua a spulciare la situazione contabile del Pisa anche Giuseppe Corrado che nei giorni scorsi ha chiesto ad Abodi una integrazione di documenti, prontamente concessa dal patron della Lega sia a lui che agli altri interlocutori.

Un po’ diversa la posizione del quarto “pretendente”, ovvero Maurizio Mian. L’imprenditore pisano resta per il momento alla finestra pronto a dare una mano a chi riuscirà a spuntarla nella corsa all’acquisto. Del resto Mian va sostenendo da tempo che non ha intenzione di rilevare il Pisa da solo, ma che è pronto ad aiutare concretamente chi si sobbarcherà l’onore di succedere a Petroni alla presidenza. Possiamo quindi definire il ruolo di Mian quello del Jolly, pronto a scendere in campo a fianco del compratore.

La sensazione è che alla data del 17 novembre le offerte sul tavolo della Lega di Serie B potrebbero essere almeno due. Saranno offerte corredate da tutte le garanzie bancarie necessarie all’eventuale completamento dell’operazione e dovranno essere vincolanti, ciò significa che in caso di recesso da parte del compratore o del venditore (una volta accettata) ci saranno delle penali piuttosto cospicue da pagare. A quel punto il cerino sarà in mano alla famiglia Petroni che avrà la facoltà di accettare quella che ritiene più soddisfacente. Tutto ovviamente sotto la supervisione di Andrea Abodi, per evitare l’ennesimo ricorso a giochetti che possono portare i compratori, stremati dalle lungaggini, a mollare l’osso.

E a proposito di lungaggini, auguriamoci che la scadenza per la presentazione delle offerte non venga prolungata oltre. Pisa merita di sapere il 17 novembre chi e quanti hanno fatto un passo concreto per l’acquisto del club. E’ passato un anno da quando Fabrizio Lucchesi con una conferenza stampa ammise le prime difficoltà economiche dovute a quello che è poi passato alla storia come il “lodo Battini”, 365 giorni in cui si è visto tutto ed il contrario di tutto e sinceramente è anche il momento che questo teatrino finisca e si torni a pensare solo ed esclusivamente a quello che accade sul rettangolo di gioco. Lo merita Gattuso, lo meritano i giocatori, ma soprattutto lo merita la città ed i suoi tifosi.

massimo.corsini