Pisa 2023. M5S: alla Stazione e Porta Fiorentina poca sicurezza e scarso decoro
"Idee per la nostra città": prosegue il tour di ascolto delle problematiche promosso dal Movimento Cinque Stelle
Il MoVimento 5 Stelle di Pisa sta continuando la sua attività di ascolto propositivo tra i quartieri della città.
Abbiamo deciso di dar seguito alle osservazioni dei residenti e dei commercianti della zona Stazione Centrale, attraverso un vero e proprio percorso attivo incentrato sul porta a porta che ha interessato: viale Gramsci, via Mascagni, Corte Bracci, via Puccini, via Fratti, via Colombo, via Queirolo, via Corridoni, via Vespucci, via Della Spina, via Cattaneo e viale Bonaini.
Queste vie, purtroppo, da più di un decennio, rappresentano il quadrante della zona Stazione, e più di ogni altra zona della città soffre di degrado, abbandono e assenza di decoro evidenti a chiunque percorra quest’area. Questi problemi evidenti ad abitanti, lavoratori, pendolari, e purtroppo anche turisti, non hanno mai ottenuto la dovuta attenzione da parte dei vertici, i quali hanno preferito offrire come soluzione globale una mera riqualificazione della piazza della Stazione e di viale Gramsci – tra l’altro progetto non partecipato e calato dall’alto, particolarmente non apprezzato da residenti e alcune categorie (tra cui i tassisti) – a base di cemento che guarda più al 1950 che al 2050.
Dal nostro dialogo con la collettività è emerso, sia da parte delle attività commerciali sia da parte dei residenti, che, come già noto da decenni, la presenza di spaccio e di tossicodipendenti è ormai svolta alla luce del sole in queste zone.
La presenza di questa attività illegale pare non essere diminuita nel tempo, nonostante la scorsa campagna elettorale da parte dell’attuale giunta si fosse incentrata sulla sicurezza e rinascita della zona, che prometteva di spendersi al meglio per arrestare questo fenomeno.
Che le aspettative siano state largamente disattese non c’è dubbio; per rendersi conto del buco nell’acqua che è stato fatto basta fare un giro della zona e fare il proprio bilancio. Infatti, anche in tema di sicurezza la questione non è migliorata.
Tuttavia, al momento, stando alle dichiarazioni di alcuni esercenti, lo spaccio sembra essere in parte diminuito a seguito del rifacimento del piazzale Stazione nelle zone di via Mascagni e viale Gramsci, mentre, sempre su segnalazione di residenti e esercenti, appare evidente come questo si sia spostato di poche centinaia di metri, coinvolgendo via Corte Bracci, via Vespucci, via Cattaneo e via Puccini, zone che nel tempo sono andate verso il declino totale.
Appare quindi evidente che ci sia stato il trasferimento del problema, e non una soluzione ad esso, come la Destra a gran voce prometteva; promesse che peraltro si basavano su una maggiore sicurezza caratterizzata da forze dell’ordine fisse e telecamere, non contemplando, piuttosto, una vera e propria rigenerazione della zona.
Le forze dell’ordine, a detta degli esercenti e dei residenti, hanno una presenza sul territorio passiva, fatto salvo lo stazionamento fisso davanti alla stazione Centrale, limitandosi ad un mero passaggio e non ad un vero e proprio intervento di riordino, di interventi incisivi.
Alcuni degli intervistati vorrebbero un ritorno del vigile di quartiere, affermando che la presenza di questa figura rendeva la zona più vivibile; e secondo noi del MoVimento sarebbe opportuno assecondare questa richiesta, specie in questa zona.
Oltre allo spaccio, sempre all’unisono, è emersa l’assenza di igiene.
Le zone del quadrante purtroppo sono diventate dei gabinetti a cielo aperto (in particolare via Mascagni, via Puccini, via Vespucci e Corte Bracci). Non è difficile cogliere in flagranza qualcuno che urina o defeca nella zona; anche i tombini sono diventati dei bagni a cielo aperto, specie se nascosti tra due macchine. Ma anche quest’ultime vengono prese di mira; chi è residente lo sa bene.
Sempre con riferimento alla carenza di igiene, ma anche di decoro sono da segnalare i rifiuti abbandonati ad ogni metro.
Si passa dall’uso dei cestini per i rifiuti urbani come bidoni di raccolta per rifiuti domestici, all’abbandono di rifiuti in prossimità delle zone di raccolta Geofor, così come l’abbandono dei rifiuti ingombranti per le vie. Va evidenziato che gli addetti ai lavori, tra cui gli operatori ecologici addetti alle strade, hanno la cura di rimuovere questa sporcizia, pur esulando dai compiti che spettano loro specificamente, anche se solo questo non basta.
Come deposito rifiuti vanno annoverati i cestini delle biciclette, sia quelle private sia le “ridemovi”, o anche le fioriere, le scalinate, i portoni, le cassette della posta.
Il decoro oltre ad essere compromesso da questi fenomeni è aggravato dall’enorme quantitativo di fondi commerciali e di immobili dismessi. Sono numerosissime le strutture chiuse in questo quartiere, molte di proprietà pubblica, nello specifico di RFI.
Anche questo è un fattore che aiuta l’incremento di criminalità, e proprio su questo sarebbe opportuno intervenire.
Di fronte a queste problematiche noi del MoVimento 5 stelle e i cittadini della zona, attraverso un percorso di partecipazione attiva, abbiamo messo a punto delle piccole proposte a queste criticità, che vorremmo fossero messe in pratica così da rigenerare la zona.
In primo luogo, sarebbe opportuno istituire dei percorsi culturali che possano far avvicinare le diverse popolazioni così da interagire e convergere verso una convivenza fatta di scambio, ma non solo. Sarebbe opportuno avvicinare attività del terzo settore (come le associazione) e dar loro accesso libero a strutture dismesse per educare al vivere, per far riscoprire la necessità di avere cura delle zone che viviamo, anche attraverso l’organizzazione di eventi.
Non solo, vista l’elevato numero di persone che frequentano la zona, è indispensabile avere dei bagni pubblici accessibili h24, viste le problematiche precedentemente segnalate. Per noi del MoVimento essere inclusivi significa anche garantire dei servizi, e i servizi igienico-sanitari non possono mancare, men che meno in una zona colpita da disagio socioeconomico e degrado.
Con riferimento agli immobili dismessi da parte nostra è opportuno coinvolgere i proprietari per accordarsi su canoni a prezzi calmierati e se pubblici da concedere attraverso il comodato d’uso al fine di far ripartire l’attività commerciale pisana che anni fa in questa zona le facevano da regina. Ma non solo, secondo noi sarebbe anche giusto dare questi spazi agli studenti, creando magari delle aule studio di quartiere, così da rispondere ad una carenza più volta lamentata da questi ultimi, visto che rappresentano una grande percentuale di abitanti della città.
Di non comune avviso sembrano essere i residenti e i commercianti riguardo alla questione parcheggi.
I residenti vorrebbero porre rimedio all’intenso traffico che affligge la zona, specie nelle ore di punta, ad esempio nelle prime ore del mattino, durante la pausa pranzo e nel pomeriggio quando i pendolari rincasano.
Diversamente, i commercianti vorrebbero un aumento di parcheggi, in particolare non a pagamento per incentivare la sosta veloce per l’acquisto al dettaglio in alcune attività della zona.
Una soluzione potrebbe essere quella di dar vita ad un accordo con RFI per la tariffa oraria da applicare ai residenti e consentire la sosta nelle zone di carico/scarico durante le ore serali e nei giorni festivi, visto che queste operazioni avvengono esclusivamente durante il giorno e nei giorni feriali.
Da ultimo è evidente quanto siano state negli anni sottoutilizzate varie strutture pubbliche, come i loggiati che si affacciano su piazza Vittorio Emanuele o anche la ex CPT, abbandonata a sé stessa da quasi 10 anni, e quanto il verde pubblico sia assente, visto che quel poco che negli anni era riuscito a sopravvivere (come in piazza Vittorio Emanuele e davanti alla Stazione Centrale) è stato
cementificato ad ogni mandato, o sta per esserlo, come per il fossato dei bastioni del Giardino Scotto.
Secondo i residenti della zona, così come per noi, il verde va preservato e implementato. Vogliamo che la zona a ridosso del Giardino Scotto diventi area sgambatoio per i cani del centro; questa zona verde vicino ad una delle perle di Pisa non merita di diventare un parcheggio, ma un punto di ritrovo per i nostri amici a 4 zampe, che purtroppo in città non hanno molte zone a loro dedicate. Così come sarebbe opportuno rivalorizzare il lungarno dietro via Carlo Cattaneo, illuminandolo attraverso illuminazione smart, o ancora il “Chiesino” che si trova tra via Fiorentina e via Carlo Cattaneo, che è da tempo transennato, intervenendo anche in quella zona con sistemazione dell’illuminazione.
OSSERVAZIONI CITTADINI E ESERCENTI DELLA ZONA
“negozi etnici non decorosi”
“vendita di alcolici non controllata”
“centraline dell’Enel divelte più volte, con relative segnalazioni all’Enel senza interventi. Molte diventano rifugi per i ratti”
“situazione leggermente migliorata da quando sono stati fatti i lavori nella zona stazione”
“mancanza di parcheggi che ledono il commercio”
“episodi ricorrenti di persone che fanno uso di sostanze stupefacenti ed entrano nelle hall degli hotel, importunando i clienti, causando la disdetta del soggiorno e recensioni negative”
“escrementi su facciate di negozi, di case e sulle fiancate delle auto in sosta”
“recensioni negative per i rumori molesti della zona e per i soggetti abituali che la vivono nei confronti di alberghi”
“le persone nelle ore serali non frequentano la zona, se non per necessità, come per raggiungere la stazione ferroviaria”
"alcune attività, aperte in passato per tutta la notte, hanno deciso di ridurre l’orario per questioni di sicurezza e cercano di mantenere nelle ore serali uno staff esclusivamente maschile”
"far comprendere il corretto utilizzo dei marciapiedi: occupazione abusiva con la conseguenza di impedire alle persone di camminare su di essi. Inoltre i marciapiedi dovrebbero essere percorribili da tutti, in particolare da chi ha problemi deambulatori e necessità dell’uso delle sedie a rotelle. Molte strade del centro, della zona stazione hanno delle ampiezze da rivedere”
“le telecamere attuali si rivelano obsolete”
“ex struttura inps in viale Bonaini potrebbe essere riutilizzata con una funzione sociale, come aule studio, rispondendo a esigenze più volte segnalate da parte degli studenti che vivono Pisa”