Pisa-Arezzo, il nonsenso di giocare. Comunicato della Curva Nord

Sport
Martedì, 25 Settembre 2018

Show must go on. Pare essere questo il principio prevalente per cui questa sera si decide di mandare in scena Pisa-Arezzo. L'anno scorso fu acqua, tanta acqua da fare da cornice a questa partita, quest'anno sono il vento ed il fuoco, ma quella di oggi non è la semplice furia degli elementi che fu nel dicembre 2017. Oggi ci sono di mezzo le persone, perchè se è vero che l'incendio non ha incredibilmente causato vittime umane, ha certamente provocato delle ferite che meritavano una sensibilità maggiore da parte delle autorità calcistiche e non.

Oggi siamo davanti ad un campionato di calcio fra i più ignobili e ridicoli mai disputati: squadre che non giocano perchè battono i piedi e pretendono la categoria superiore, altre che capricciosamente vogliono un girone a loro più congeniale ed allora pure queste vengono fermate, e poi c'è Pisa, guardate non ho messo l'articolo "il", ho scritto "c'è Pisa", perchè la tragedia dei Monti Pisani riguarda una intera comunità, riguarda una intera provincia che dopo la Torre Pendente ha nel suo "monte con le antenne" un simbolo cittadino, un luogo dove rifugiarsi d'estate e per le feste comandate, dove si fa festa e dove ci si ripulisce l'anima ammirando il panorama. Pochi giorni fa il Monte Serra è stato celebrato dal ciclismo con una serie di passaggi per il Giro di Toscana, oggi quel simbolo non c'è più, spazzato via dalla furia delle fiamme e del vento che le alimentava. Ci sono persone, che hanno perso tutto, attività commerciale, casa, animali, affetti, ricordi, e tutti noi conosciamo qualcuno che questi affetti li ha persi. Fermare la giostra sgangherata sarebbe stato un segnale importante ed un gesto di rispetto verso queste persone, ma anche verso chi, in prima persona o tramite colleghi, da 24 ore lotta contro la furia degli elementi: Vigili del Fuoco, Polizia, Carabinieri, uomini del 118. Anche per loro era necessario fermarsi. Invece niente, oggi sappiamo che a Pisa si giocherebbe cascasse la Torre, e per questo siamo molto d'accordo con quanto scritto dai Gruppi della Curva Nord Maurizio Alberti:

"La Curva Nord invia un comunicato dopo la decisione di far disputare la gara tra Pisa e Arezzo. Abbiamo accolto con stupore la decisione di far disputare ugualmente la prevista gara di campionato tra Pisa e Arezzo. In questo ultimo mese hanno rinviato prima l’inizio del campionato, di alcune settimane, poi la seconda giornata a noi, poi hanno anticipato la gara di questa sera quindi hanno anticipato l’orario della trasferta di Piacenza. Il tutto per beghe o interessi interni, senza mai interrogarsi sull’opportunità del tutto o sul rispetto dovuto a chi il calcio lo segue con sacrificio e passione, senza guadagnarci niente. All’improvviso giocare Pisa-Arezzo diventa irrinunciabile, nonostante l’allerta incendi ancora in vigore per via del vento, nonostante si respiri l’odore del fumo a chilometri di distanza, nonostante nell’immediato hinterland cittadino ci siano sfollati nelle palestre, ci siano persone cui è bruciata la casa o l’attività, e che hanno rischiato grosso. E magari tra questi ci sono persone con in tasca l’abbonamento o il biglietto per stasera. Le operazioni di spegnimento, contenimento, e soccorso sono ancora nel pieno, e la viabilità, in alcune zone della provincia, è saltata da questa mattina. Ma secondo la Prefettura, e gli altri preposti a decidere, noi dovremmo vivere questa situazione recandoci allo Stadio come nulla fosse, bere un paio di birre, ballare e cantare, mentre a pochi chilometri se non centinaia di metri si consumano situazioni di emergenza, peraltro sotto i riflettori e gli occhi di tutta Italia. Siamo allibiti. Ma non senza parole, e come sempre ci faremo sentire, a modo nostro. I GRUPPI DELLA CURVA NORD MAURIZIO ALBERTI"

massimo.corsini