Pisa-Arezzo, l'anteprima
Il Pisa chiude il suo girone di andata una settimana prima di tutti gli altri, ospitando l’Arezzo, squadra che non ha fino a questo momento rispettato le attese della vigilia, alternando prestazioni deludenti, a partite di pregevole fattura. Proprio per questo rappresenta una vera e propria mina vagante da prendere con le dovute cautele, tanto più che per il Pisa in questo turno di campionato vale assai di più dei tre punti in palio, perché arriva alla vigilia del riposo. Sarà molto importante arrivare alla prossima domenica , quantomeno, con i distacchi immutati, se poi qualcuno davanti inciampa tanto meglio. In fin dei conti le partite in meno, game in hand come dicono oltremanica, vanno vinte, ma essere alla finestra con i distacchi immutati sarebbe molto importante.
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Il Pisa, che sarà privo di Filippini appiedato dal giudice sportivo, sfoglia la margherita, ancora una volta, della difesa a tre o a quattro. Dopo aver sentito le parole dell’allenatore che comunque non si è molto sbilanciato, la sensazione è che si vada avanti con la difesa a quattro: quindi Ingrosso e Carillo centrali, con Birindelli e Favale a giocarsi una maglia. Favorito il primo con il conseguente spostamento di Mannini a sinistra. A centrocampo Gucher e De Vitis, a fare gioco e contemporaneamente muro alle ripartenze avversarie, mentre sulla tre quarti potrebbe ritrovare una maglia da titolare Di Quinzio a sinistra che andrebbe a fare reparto con Giannone e Masucci a destra, In avanti il bomber Euspei.
In casa amaranto si va verso la conferma dell’undici che ha battuto nettamente il Prato. Davanti all’estremo difensore Borra quattro difensori: Luciani, Varga, Rinaldi e Sabatino, poi un centrocampo a rombo con De Feudis vertice basso, Corradi e Yebli braccetti rispettivamente a sinistra e destra e Foglia vertice alto. In attacco Moscardelli e Cutolo, due nomi che non hanno bisogno di molte presentazioni.
Sono ventiquattro le volte in cui Pisa ed Arezzo hanno incrociato i guantoni all’Arena Garibaldi. Il bilancio è molto favorevole ai nerazzurri che si sono aggiudicati 13 volte l’intera posta in palio contro le sole due volte degli amaranto. Nove le occasioni in cui la sfida è finita senza vincitori ne vinti.
Per trovare il primo confronto fra le due squadre bisogna andare indietro fino alla stagione 1932/33 con i nerazzurri che la spuntarono di misura. L’ultimo confronto due stagioni fa, era il febbraio del 2016, il Pisa veniva da un periodo non molto brillante, ma stupì tutti quanti, Gattuso in primis, vincendo 2-0 con una doppietta di Cani. Mesi dopo, a promozione conquistata, lo stesso tecnico del Pisa, in una intervista rilasciata a Punto Radio, riconobbe come quella partita e quella vittoria, inaspettata per come la squadra si era espressa nelle partite precedenti ma anche durante la settimana in allenamento, sia stata la vera svolta della stagione.
A dirigere il traffico dei 22 contendenti sul prato dell’Arena Garibaldi sarà Simone Sozza, di Seregno, che sarà assistito da Marco Trinchieri di Milano e Alessandro Pacifico di Taranto. Per il fischietto milanese, al terzo anno in terza serie, nessun precedente con le due squadre.