A Pisa arriva il discusso ministro Fontana, lettera aperta di due cittadine

Politica
PISA e Provincia
Venerdì, 22 Febbraio 2019

Al ministro della famiglia della Lega, le cittadine pongono diversi quesiti sul caso di stalking che ha coivolto l'assessore alla cultura Andrea Buscemi

In occasione della visita a Pisa del ministro per la famiglia e la disabilità, Lorenzo Fontana, organizzata dalla Lega alle Officine Garibaldi (presenti Ceccardi, Ziello, Conti e Gambaccini) sabato 23 febbraio (ore 17), riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta da due cittadine.

Nel testo che pubblichiamo integralmente qua sotto, le mittenti pongono diversi quesiti al ministro, tra questi, in riferimento al caso di stalking che ha coinvolto l'assessore alla cultura di Pisa Andrea Buscemi, le due cittadine domandano a Lorenzo Fontana: "È sicuro che l'assessore adempia il suo ruolo con disciplina ed onore secondo il dovere richiesto ai funzionari pubblici dall'art. 54 della Costituzione?".

 

 

Questo di seguito il testo integrale della lettera aperta.

Gentile redazione,
siamo due cittadine pisane, chiediamo cortesemente la pubblicazione di questa Lettera aperta al Ministro Fontana, in occasione della sua visita a Pisa sabato 23/02/2019.

Il concetto di famiglia e di relazione del Ministro Fontana è in linea con i fondamenti culturali della Lega: ordine, rispetto delle regole, unione e solidità della famiglia, cultura cattolica.
Il primo valore del messaggio evangelico è l’amore, quindi il rispetto: per tutte e tutti, non solo per alcuni.
Su questo ci piacerebbe poter dialogare col Ministro e porgli alcune domande.

Come si concilia il messaggio evangelico con lo stalking e con la presenza nella Giunta pisana di un assessore leghista a cui è stato riconosciuto tale reato ?
Nei Dieci comandamenti e nel Vangelo non è prescritto come comportamento fondante della morale cristiano-cattolica picchiare le donne, minacciarle, considerarle puro oggetto del desiderio e del possesso maschile.
Nel caso specifico dell’assessore facciamo riferimento a minacce, intimidazioni, botte, condotta persecutoria, pedinamenti, violente scenate di gelosia immotivata; reclusione forzata in una stanza, in una dimora, in un ovile, nell’auto; comportamenti intrusivi e di controllo volti a ledere la libertà personale, sottrazione di nascosto di beni alla partner.
Tutto questo è pubblicamente consultabile nei verbali e negli atti giudiziari che riguardano il riconoscimento di reato di stalking all’assessore alla cultura di Pisa, Andrea Buscemi.
I riferimenti sono alla Sentenza d’appello Tribunale di Firenze N. 2262 del 30/05/2017; all'Ordinanza di misura cautelare del Tribunale di Pisa 27/05/2015 che vieta l'avvicinamento di Buscemi Andrea all’abitazione e ai luoghi di lavoro di due donne, in seguito a minacce da lui messe in atto per indurle a non testimoniare al processo.
Per questo l'assessore sarà nuovamente processato mercoledì prossimo 27/02/2019 per due ipotesi di reato: intralcio alla giustizia e violenza privata, secondo art. 377 e 610 del codice penale.
In riferimento a questi atti, Ministro, è sicuro che l'assessore adempia il suo ruolo con disciplina ed onore secondo il dovere richiesto ai funzionari pubblici dall'art. 54 della Costituzione ?
La Lega approva che i cittadini paghino lo stipendio a chi ha seri guai con la Giustizia? in questo caso addirittura coi contributi delle stesse donne che ha perseguito e minacciato.

Inoltre, come si concilia il movimento pro-vita che lei sostiene con lo stalking ?
Nell’escalation della violenza di genere, dal linguaggio sessista fino all’omicidio, lo stalking è l’ultimo stadio prima del femminicidio. Esattamente quale vita promuove la Lega?

Della triste e incivile situazione pisana che vede premiato un uomo violento ci sono dei responsabili con nome e cognome. Quei responsabili, sostenitori di uno stalker, sabato siederanno vicino a Lei, Ministro del Governo italiano.

Ci aspettiamo delle risposte in cui lei dimostri di sostenere il messaggio evangelico e ci confermi che la dignità delle istituzioni e la protezione delle vittime di violenza sono una priorità rispetto alla difesa degli autori di comportamenti violenti.

Lettera firmata
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redazione.cascinanotizie